Vigili del Fuoco esposti all'amianto
Continua la vertenza della RdB-Cub per il riconoscimento dei benefici previsti dalla legge 326/03 e per l’attività di lavoro particolarmente usuran
La RdB-Cub dei vigili del fuoco prende atto con soddisfazione dell’impegno dei parlamentari dei vari schieramenti politici, di centro-sinistra e di centro- destra, che in questi giorni si sono resi promotori sia al Senato che alla Camera di interrogazioni parlamentari ai Ministri dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche Sociali, in merito alla vertenza sostenuta da questa organizzazione sindacale per il riconoscimento ai vigili del fuoco dei benefici previsti dalla legge 326/03 riguardante i lavoratori che negli anni sono stati esposti alle fibre di amianto.
C’è da registrare dopo le interrogazioni parlamentari, l’impegno del presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, come da comunicato stampa del 10 novembre (vedi allegato), nel chiedere ai ministri di promuovere un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali della categoria per accogliere le legittime richieste del Corpo in relazione al rischio amianto, e l’istituzione di una tabella delle malattie professionali specifiche per i vigili del fuoco, inserendovi le gravi patologie derivanti dall’esposizione all’amianto.
In pratica quanto richiesto dalla RdB-Cub vigili del fuoco che da anni si batte per aver riconosciuta alla categoria l’attività di lavori particolarmente usuranti, si sottolinea che le aspettative di vita per un “pompiere” sono statisticamente di gran lunga inferiori alla media nazionale.
Nel contempo aumentano gli infortuni e le morti sia sul lavoro che dipendenti da causa di servizio.