Vigili del Fuoco e ordine pubblico RdB-Cub incontro in Prefettura

Vertice in Prefettura a Ravenna sugli interventi congiunti dei VVF e delle forze dell’ordine in operazioni di ordine pubblico o anticrimine

 

Ravenna -

Ieri in prefettura, il Sig. Prefetto Dott. Calandrella, l’Ing. Lupica dirigente del Comando Prov. le VVF Ravenna, il Sig. Questore Dott. Della Rocca, hanno incontrato una delegazione della RdB-CUB coordinamento territoriale del Pubblico Impiego, per affrontare le problematiche emerse anche a seguito delle operazioni di polizia giudiziaria svolte dopo l’efferato omicidio di Rosalba Di Maggio, nella zona del Parco della Standiana.

In quella occasione la RdB-CUB aveva sollevato qualche perplessità in ordine alle modalità del coinvolgimento dei Pompieri nelle operazioni per l’irruzione nell’appartamento dell’omicida, con particolare riferimento alla incolumità e alla salvaguardia della sicurezza degli operatori VVF impegnati in qualità di ausiliari di p.g.

Chiaramente non era intento di questa organizzazione sindacale causare “tensioni” né polemizzare con altre Istituzioni con le quali ci si trova spesso a lavorare, l’unico fine è, e rimane, la tutela della sicurezza dei Lavoratori. A questo proposito si è quindi concordato tra le parti di rispettare i protocolli previsti dalla normativa vigente per questi particolari interventi congiunti, una normativa piuttosto vecchia e discutibile, ma che consente, se applicata, un relativo margine di sicurezza quando i Vigili del Fuoco vengono chiamati a svolgere compiti non strettamente legati ai loro compiti istituzionali.

Rimane comunque alta la preoccupazione della RdB-CUB, riguardo il processo di riforma del Corpo Nazionale previsto dalla Legge 252/04, approvata dal Governo con la complicità dei voti della Margherita e UDEUR (di questo non ci dimenticheremo alle prossime amministrative!). Questa Legge militarizza nei fatti i Vigili del Fuoco, mira a stravolgerne i compiti istituzionali di protezione civile e soccorso tecnico, subordinandoli sempre di più a compiti repressivi e di governo del territorio, attraverso il ridimensionamento del ruolo del sindacato e delle conquiste costate anni di lotte per la democratizzazione della categoria.

La RdB-CUB denuncia la latitanza del Governo che non intende ancora aprire il tavolo per il rinnovo del contratto del Pubblico Impiego a oltre due anni dalla scadenza naturale.