Vigili del Fuoco: da dove cominciare !!

Nuovo Governo .... politiche vecchie i Vigili del Fuoco costretti a pagare un doppio dazio.

 

 

 

 

Roma -

Lavoratori,

dopo le crisi di governo, che sembrano programmate ad orologeria, appena si comincia ad individuare un minimo di conflittualità nel paese, ora siamo certi troveranno la quadratura del cerchio e si procederà tranquillamente sulla falsa riga del modello precedente, quello di criminalizzazione dei lavoratori pubblici, cosi come da impegni presi con le organizzazioni sindacali di Stato. Lo abbiamo già visto e sentito nelle dichiarazioni pre-crisi: bisogna ripartire perché c’è da allineare nel paese le pensioni pubbliche a quelle private, come dire se non ci sbrighiamo non possiamo ridurle, in questo modo non riusciamo a gestire anche la fetta della previdenza dei lavoratori pubblici. Ma ce pure il memorandum richiamato a più riprese come modello da seguire sia per impostare i contratti di lavoro, che per misurare la produttività dei lavoratori o metterli in mobilità, per ridimensionare e la dove si può, chiudere uffici provinciali. Si vuole istituire una autorità, che senza alcun controllo da parte dei rappresentati del personale, introduce meccanismi di controllo e distribuzione di salario accessorio fino al 50% per premiare i più “bravi” . Senza analizzare le questioni di livello più generale, e ci riferiamo alle manovre sulla sanità, TFS, spese militari, regalie con il cuneo fiscale, tasse, addizionali e quant’altro, vogliamo focalizzare l’attenzione sulle questioni del nostro settore ancora di più penalizzato. Da dove cominciare !! Dagli organici, che a fronte della carenza pregressa e dei futuri numerosi pensionamenti si accentua ancora di più, giacché la risposta del governo, eletto con la promessa “oggi precario domani assunti”, si concretizza con la stabilizzazione di appena 1.200 precari nel prossimo triennio (forse). Oppure partiamo dall’ordinamento professionale, che doveva trovare risposta differente ed invece ci troviamo a discutere di possibili modifiche che sono peggiori di quelle già emanate. Dei contratti di lavoro che non portano soldi, anzi si attestano al di sotto dell’inflazione e sono praticamente trasformati in atti notarili con aumenti già stabiliti. E che dire delle missioni e trasferte, che per tutti sono state ripristinate e per il corpo nazionale non è stato possibile. Parliamo ora di formazione che è stata taglieggiata all’inverosimile, tale che per i prossimi anni si possono solo svolgere i corsi programmati, a discapito della professionalità da sempre sbandierata. Pare che si stia portando avanti un progetto, che ha per scopo finale quello di assimilarci ad operatori volontari che saltuariamente si travestono da vigili del fuoco. E potremmo continuare all’infinito, parlando della composizione della squadre di soccorso; delle mobilità che non si riescono più ad attuare per paure di svuotare i comandi; dei mezzi, delle attrezzature che non sono nemmeno in programmazione come acquisto; dei debiti dei vari comandi portati ormai al collasso; oppure degli sprechi che si evidenziano ogni giorno sugli acquisti di alcuni mezzi che non servono al soccorso. Forse sarebbe meglio parlare delle spese che si affrontano ogni settimana, per le gite che svolge il sottosegretario nei vari comandi, alla stregua del predecessore della Lega, che sbandiera il suo impegno a favore del corpo nazionale, ma che nei fatti è vuoto di contenuti, in forza del suo mandato vacanziero, ancora peggio dei precedenti. Lavoratori, alla domanda da dove cominciare, noi riteniamo che una prima risposta al redivivo governo debba essere lo sciopero e manifestazione del 30 MARZO. E nei giorni che precederanno la manifestazione saremo impegnati a far circolare una documentazione sui 260 giorni del governo Prodi e del ministro dell’Interno, nei riguardi del corpo nazionale VV.F. per stimolare e per far meglio comprendere la necessità di ripartire con la lotta di piazza.