Vigili del fuoco Catanzaro: storia di precari e professionisti precarizzati
Chi sono i precari???
Lavoratori che vengono chiamati a lavorare all’occorrenza (in poche parole sfruttati), quando ce n’è bisogno, richiamati in servizio a piacere dell’amministrazione.
Cosa fanno i precari???
Fanno di tutto! Il giardiniere, il muratore, le pulizie, il soccorso.
Di quali diritti godono?
Non hanno diritto a malattia, non hanno diritto a ferie, non hanno diritto ad alcun diritto, tranne quello di essere richiamati in servizio quando vuole l’amministrazione, per quanto tempo decide l’amministrazione, nella sede che decide l’amministrazione, per quanti turni all’anno, anche questo a discrezione esclusiva dell’amministrazione.
Pensate che non hanno diritto nemmeno di chiedere informazioni sul loro stato lavorativo: eppure assicuriamo che tra essi si trovano fior fiore di gente con tanto di laurea a pieni voti o con diplomi, gente che nell’ordinario esercita altre professioni e mestieri, gente educatissima e preparatissima, gente ammogliata e con figli, gente che sfiora i 50 anni oppure ne ha appena 19 : pensate che vengono chiamati anche a coprire deficit di personale in uffici strategici come il “protocollo” oppure altri uffici molto importanti; in definitiva non potremmo andare più avanti senza loro, ma il governo, l’amministrazione, pensa bene di tenerli legati con un solo filo, quello dal quale tirarli a sé quando ce n’è bisogno, poi vengono rinviati a calci in fondo schiena.
Quelli impiegati in soccorso, alla pari di tutti gli altri loro colleghi -termine improprio dal momento che non hanno alcun contratto di lavoro- spesso non hanno diritto neanche al vestiario, che nel caso specifico dei pompieri non è semplice vestiario ma DPI, cioè dispositivi di protezione individuale; ma i precari sono così tanti che forse non c’è poi nemmeno il bisogno di proteggerli.
Spesso i DPI (dicevamo INDIVIDUALI) diventano collettivi, nel senso che viene fornito un dispositivo alla sede di servizio e chiunque andrà in quella sede a prestare servizio troverà già il dispositivo : la taglia, la pulizia del capo, lo stato d’uso, saranno particolari trascurabili; il grande Totò, diceva “quisquilie!”.
Lo sfruttamento dei precari VF non finisce certo qui!!!!!
Per esempio, in ogni manifestazione ostentativa, fumosa e falsa di un corpo nazionale che ormai corpo più non è, vengono chiamati (si fa per dire) a partecipare volontariamente (anche qui si fa per dire) molti precari : la necessità è quella di far vedere che siamo in tanti; poi quando il cittadino chiama perché ha una emergenza, purtroppo non ci sono più squadre.
L’intero territorio di Catanzaro e paesi limitrofi (da Squillace a Girifalco, da Caraffa a Taverna,da Magisano a Tiriolo, da Albi a Settingiano e tutta la Sila catanzarese) viene quotidianamente coperto dalla unica squadra presente nella centrale di Catanzaro (5 uomini) con i risultati che ognuno, senza molta fantasia, può facilmente immaginare.
Lo stesso dicasi per il comprensorio di Lamezia terme : solo 5 uomini a coprire un territorio ad alta densità abitativa, industriale, di traffico -autostrada, snodo ferroviario, aeroporto- con un comprensorio vastissimo che va da Curinga a Maida, da Serrastretta a Decollatura, da S. Mango d’Aquino a Falerna, e poi Gizzeria, l’autrostrada da Pizzo ad Altilia Grimaldi, ecc..
A questo stato di difficoltà si aggiungono le difficoltà poste in essere come il pane quotidiano dall’attuale dirigente; trovate che ogni giorno rendono sempre più difficile la vita dei lavoratori, li fanno disamorare al servizio; così succede che nella sede di Sellia Marina, il personale è costretto a mangiare nella ciotola; qualsiasi lavoratore che sia costretto a raggiungere sedi diverse dalla propria abituale sede di servizio non vedrà riconosciuto il maggior tempo impiegato per raggiungere sedi distanti sino a 60-70 km dalla propria sede abituale.
Sembrerebbe inoltre -usiamo il condizionale poiché le disposizioni del dirigente sono rigorosamente verbali, si guarda bene dal mettere per iscritto disposizioni del genere- che d’ora in avanti, il soccorso prestato da nuclei specialistici oltre il normale turno di lavoro non verrà retribuito come straordinario ma dovrebbe essere servizio di soccorso prestato a recupero ore : il lavoratore è obbligato a rientrare in servizio, senza essere retribuito ed accumulerà delle ore nella propria banca del tempo; in realtà i lavoratori non riescono nemmeno ad usufruire delle normali ferie, figuriamoci se poi riescono ad accedere alla banca del tempo.
A Catanzaro ogni giorno una nuova, sempre disconnessa dalla realtà terrena : possiamo ipotizzare una nuova “area 51”????
Ma possibile che si doveva scegliere proprio la sede del comando VV.F. per questi esperimenti????
Intanto le altre sigle sindacali vagano per le sedi confuse, non sapendo che pesci prendere.
L'Area 51 consiste in una vasta zona militare (la Nellis Air Force Base)….