Vertenza Piemonte - Incontro con il Direttore Regionale.

Torino -

Nonostante lo stato di agitazione (partito dal Comando di Alessandria) ed estesosi a tutta la Regione Piemonte, ancora in atto, avente come oggetto la carenza di Funzionari e la richiesta di una maggiore attenzione da parte del Dipartimento su questa Regione del profondo Nord, il Direttore convoca e le OO.SS. rispondono.

 

Visti i buoni rapporti e le corrette relazioni con l'attuale Direttore Regionale Ing. Nicolella, le 9 Organizzazioni Sindacali che, unitariamente, avevano a suo tempo indetto lo stato di agitazione, oggi si sono recate in Direzione a seguito di una convocazione dello stesso Direttore.

 

Dobbiamo riconoscere al Capo del Corpo di aver fatto un miracolo, un vero e proprio miracolo, solo Lui e nessun altro era riuscito a mettere d'accordo 9 sigle sindacali all'interno del C.N.VV.F., a far indire uno stato di agitazione in un Comando Prov. e contagiare un'intera Regione e di farlo mantenere, unitariamente, aperto nonostante un grossolano tentativo di conciliazione messo in atto dal Direttore Centrale per l'Emergenza, a far proseguire la vertenza sul piano politico cercando un idoneo interlocutore quale il Presidente della Regione, far presentare un'interrogazione parlamentare da una stimata Senatrice del Piemonte ecc ecc ecc.

 

Il Direttore Regionale oggi ha convocato le OO.SS., finita la pausa estiva, per fare il punto della situazione, forse anche per percepire direttamente la compattezza della vertenza e la sensibilità del personale (dai Dirigenti agli Operativi) e crediamo di aver superato la prova del 9 come si dice. Anzi!

 

Potevamo dire di aver fatto quadrato ma possiamo dire di aver fatto un cubo!

 

Un cubo intorno alla Regione e alle vertenza in atto, un cubo fatto di facce vertici e spigoli, da Dirigenti Operativi, Funzionari che hanno voluto e saputo far propria una vertenza partita dal Comando di Alessandria, comprendendo, forse, che quello che è capitato oggi ad Alessandria poteva capitare a Cuneo, Novara o Vercelli; una vertenza che ci ha visto compatti e uniti, ognuno con le proprie spigolosità e peculiarità, ma uniti su punti comuni.

 

Una vertenza che ha visto mettere da parte i singoli campanilismi.

 

Tutti indistintamente a far quadrato mettendosi a disposizione, nonostante grossolani tentativi da parte del Centro di dividere e mettere gli uni contro gli altri.

 

Abbiamo visto Funzionari che hanno saputo e voluto mettersi in gioco e per alcuni ciò significava rimettersi a fare guardie e il soccorso tecnico urgente, dopo anni passati dietro una scrivania, ma tutti quanti, a partire dai Sindacalisti hanno, forse, compreso che quanto sta accadendo oggi in Piemonte, ad Alessandria è l'inizio e di un'opera di smantellamento del C.N.VV.F. una minaccia reale attuata post riforma del Corpo.

 

Troppo facile addossare le colpe di quanto sta accadendo alla Dott.sa C. Cincarilli, farlo sarebbe come riconoscere il ruolo preponderante dei Prefetti all'interno del Dipartimento, farlo vorrebbe dire che aveva ragione la RdB (oggi USB) quando osteggiava questa riforma (no comparto no party qualcuno diceva) o  la stessa 217\05, ecc. ecc.; come USB riteniamo che l'unico reale nostro interlocutore debba essere il Capo del Corpo.

 

Alfio Pini mica starà al Dipartimento solo per presenziare a feste e cerimonie? e tutto il resto lo decidono altri?

 

L'incontro con il Direttore Regionale si è concluso serenamente ribadendo unitariamente (ricordiamo, 9 sigle sindacali) che la posizione delle OO.SS. rimane quella messa a verbale presso il Comando di Alessandria il 13 luglio 2011 ne una virgola in più ne una virgola in meno senza polemiche e divisioni.