USB LIGURIA: EMERGENZA-NUCLEO SOMMOZZATORI-INDENNITA'
LAVORATORI
È chiaro e limpido che il nostro percorso intrapreso nel territorio ha prodotto una sensibilità da parte del cittadino e di conseguenza della classe politica.
Qui in Liguria abbiamo due scioperi che stabiliscono un risultato inequivocabile con adesioni del 90%.
Riteniamo che l’unica soluzione di uscita sia rifiutare il “riordino” e iniziare a parlare di “previsione e protezione del territorio”. Quattro stati di agitazione a Genova rimarcano una contrapposizione che evidenzia l’impossibilità di dialogo nei confronti di una amministrazione ingessata dalle trasformazioni dettate dalla politica e sottofirmate da tutta la componente sindacale esclusa USB.
Il giorno 09 novembre rappresenta come siamo riusciti a essere forti nella comunicazione:
Assemblea ore 10 con una partecipazione e una presa di coscienza dei lavoratori;
Incontro in direzione ore 10 sulla discussione di un punto nevralgico del soccorso: l’Emergenza.
La risposta della dirigenza descrive l’impotenza strutturale ed economica del sistema che non permette miglioramenti del soccorso.
Grande attenzione invece su un rapporto che si è instaurato tra la politica regionale e i Vigili del Fuoco.
È inequivocabile che la nostra richiesta e audizione in Consiglio Regionale risulta essere l’unica denuncia fatta ai rappresentanti dei cittadini, dove tutte le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito la necessità di una convenzione che migliori la risposta del soccorso in caso di allerta meteo, differente invece la nostra visione che va oltre un accordo a scadenza, con l’ obiettivo di mettere in discussione il “riordino” che parla di produttività del soccorso e di numeri blindati sul rapporto cittadino soccorritore!
Gli effetti devastanti della riorganizzazione di un corpo già in ginocchio mette alla luce tutti i suoi effetti come la chiusura del nucleo Sommozzatori a La Spezia!
Il riordino blinda le figure “Specialistiche” e aumenta le figure “Specializzate a costo zero”.
Meglio avere risparmio che professionalità!!
La giornata continua nel pomeriggio con un “tavolo separato” dove la dirigenza era in obbligo di illustrare quale riorganizzazione del nucleo sommozzatori era stata avviata senza la nostra presenza al tavolo avvenuto a fine estate.
Una mancanza di trasparenza che, forse per un “disguido”, aveva avviato un processo senza la pluralità dei rappresentanti dei lavoratori.
La dirigenza ha espresso la volontà azzerare il tutto e di riprendere un colloquio perduto e di ristabilire neutralità.
Il secondo punto affrontato riguardava la nostra vittoria del pagamento delle indennità retroattive fino ai primi di ottobre senza esclusione di assenze per i specialisti, concetto fantomatico che si traduce a Genova invece in un furto nelle tasche dei lavoratori.
Sarebbe triste spiegare al genovese che la sfortuna si è abbattuta nel suo portafoglio a differenza del lavoratore di cannicatì che invece si ritrova le indennità pagate.
Anche in questo punto la dirigenza ha appreso che non serve il dott. Azzeccagarbugli, ma serve trasparenza e onestà dettata dalla logica e non da circolari descritte da genialoidi del risparmio.
Noi non molleremo mai la presa e rilanceremo sempre con forza la difesa dei diritti.