Uno Tsunami fra i Vigili del Fuoco
Invito a chi non vuol essere cieco, sordo e muto ad evitare un cataclisma
I Vigili del Fuoco stanno subendo uno sconvolgimento per cause “innaturali” che avrà conseguenze disastrose.
Infatti, leggendo le bozze dei Decreti Delegati che dovranno rendere operativa la Legge Pisanu, anche al lavoratore meno avvezzo alle dinamiche sindacali, è apparso chiaro quali e quanti guai porteranno in categoria tali provvedimenti.
Per una strana legge del contrappasso proprio in questi giorni due eventi, molto differenti tra loro, ma significativi, stanno ulteriormente confermando quanto la RdB sostiene da tempo.
Il primo fatto riconduce al recente utilizzo, scellerato ed improprio, del personale VVF nelle operazioni anticamorra a Napoli. Operazione che da un lato ha distolto le squadre operative dai normali compiti di istituto, dall’altro le ha coinvolte in una operazione ad altro rischio a cui non sono preposte, ne preparate.
Il secondo evento, è proprio di questi giorni ed è riferito all’immane tragedia che ha colpito l’Asia meridionale.
Come tutti avranno avuto modo di vedere, sentire e leggere attraverso i mass-media, la struttura che ha preso il sopravvento sopra ogni altra è stata la Protezione Civile (italiana) incaricata addirittura dalla UE, del coordinamento delle operazioni a livello europeo.
Dopo alcuni giorni dal fatto, è partita anche una squadra VVF dal Comando di Pisa ed alcuni operatori C.A.P.I. del Dipartimento VVF.
Non è che precedentemente siano mancati episodi che confermassero questo indirizzo strategico e politico. Da una parte la militarizzazione dei VVF o comunque l’utilizzo subordinato al potere politico ed alle varie forze di polizia, in compiti non pertinenti alla categoria; dall’altra una esposizione sempre più evidente del Dipartimento della P.C., che dalla sua ha una notevole disponibilità di finanziamenti, mezzi, attrezzature e soprattutto snellezza politica, che stanno rendendo questo organismo sempre più un riferimento per piccoli e grandi eventi.
Che conclusioni trarre?
Intanto che quanto sostenuto dalla RdB non erano allucinazioni, ma realtà.
I VVF non dovrebbero dipendere dal Ministero dell’Interno, bensì dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed assumere il “reale” coordinamento della Protezione Civile.
Alternative?
Il nostro Capo Dipartimento Pref. Morcone, ha già detto che è disposto a cambiare poco o nulla dei Decreti. E chi glielo fa fare? visto che a breve potrà disporre di un buon numero di manovali tuttofare, che difficilmente si potranno ribellare.
Le OO.SS. confederali ed autonome, vecchie e nuove, tra varie sfumature, alcune con piglio deciso, altre in modo più soft, contesteranno “alcuni” passaggi dei Decreti, ma alla fine si accorderanno, magari per qualche poltrona che il popolino scoprirà dopo anni (se lo scoprirà!).
Che fare?
In teoria non è difficile.
Leggersi bene tutta la documentazione, discuterne tra lavoratori di tutte le qualifiche, non dare più credito a chi sostiene l’attuale “percorso” e sostenere la RdB nelle sue battaglie.
Che il 2005 sia un anno di riflessione, presa di coscenza …e lotta per tutti!