UNO SCIOPERO CHE ALLARGA E RADICALIZZA LA MOBILITAZIONE

CONTRO IL TAV E TUTTE LE NOCIVITÀ

 

 

Torino -

Lo sciopero e la manifestazione di oggi, oggetto di una grande aspettativa da parte della popolazione della Valle e di tutti coloro che si oppongono al treno ad alta velocità, sono pienamente riusciti: un corteo imponente di circa 70.000 persone, fra cui numerosissime famiglie con bambini al seguito, ha sfilato in maniera composta ma determinata, per dire ancora una volta un secco NO alle devastazioni ambientali, in favore di una qualità della vita fondata sui reali bisogni e sulle necessità di tutti i cittadini.

La chiusura delle scuole, delle fabbriche, degli esercizi commerciali e degli uffici per un verso, e la partecipazione al corteo di consistenti delegazioni da tutta Italia dimostrano che la tensione e la volontà di condurre a buon fine la lotta sono forti.

La Confederazione Unitaria di Base era presente al corteo con diversi spezzoni: si è rilevata la presenza dei lavoratori e delle lavoratrici del pinerolese, di quelli del trasporto ferroviario urbano, dei lavoratori della scuola e di molte altre categorie.Consistente la presenza dei Vigili del Fuoco aderenti alla CUB, che hanno partecipato al corteo in divisa per manifestare la loro solidarietà alla lotta e per affermare la loro opposizione alla militarizzazione del corpo e alla pretesa di utilizzarli in compiti di ordine pubblico.

La CUB è impegnata da anni nella lotta contro tutte le nocività, dallo sciopero dei ferrovieri per la sicurezza dopo la strage di Crevalcore alle vertenze per le centinaia di morti da inquinamento negli stabilimenti della Montedison, dalle mobilitazioni contro l’inceneritore di Acerra a quelle contro lo stretto di Messina e contro l’uso di amianto nei macchinari e negli edifici.

Consistente è stata la solidarietà raccolta dalla CUB per l’intimazione a revocare lo sciopero avuta dalla “Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali”.

Nel corso del comizio, la CUB ha chiesto ufficialmente alla Comunità montana e a tutte le forze che hanno promosso lo sciopero, di prendere posizione contro il provvedimento della Commissione di Garanzia. Sono state, inoltre, invitate tutte le persone che vogliono difendere il diritto di sciopero a inviare e-mail alla Commissione di Garanzia per chiedere il ritiro del provvedimento che non autorizzava lo sciopero.

Vincere in Val di Susa è fondamentale per rafforzare il movimento generale contro le nocività, che lega il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici a un lavoro garantito e volto alla produzione di beni e servizi utili alla società a quello di tutti i cittadini per la qualità della vita e dell’ambiente.

Il successo della mobilitazione dimostra che la strada dell’azione collettiva è quella giusta e va rafforzata ed estesa.

DIFENDERE LA LIBERTA' OVUNQUE!