UN NUOVO PROGETTO DI LOTTA DAL SAPORE ANTICO

Genova -

Ieri, sotto l’Ospedale Gaslini, personale dell’ospedale, Vigili del Fuoco, precari, interinali, rappresentanti di comitati di cittadini, hanno presidiato per dire tutti insieme basta alla svendita dei beni pubblici.

VIGILI DEL FUOCO

Manifestare a fianco della Sanità riteniamo sia un atto tangibile di “Unione dei Lavoratori”.I problemi Strutturali di queste due amministrazioni (Sanità e Vigili del Fuoco)sono accumunati da un unico punto: i tagli lineari (arma letale cieca dagli effetti devastanti che ricadono direttamente sul Cittadino).

Oggi i Vigili del Fuoco chiedono alla politica che ci sta annientando un passo indietro con una vera attenzione e sensibilità sui Pilastri fondamentali del Sociale.

Noi Pompieri non riusciamo più a svolgere il nostro lavoro e vengono a mancare le più elementari norme di Sicurezza!!!

Personale con una età media di 50 anni, un allungamento dell’età pensionabile, risorse insufficienti e mezzi obsoleti formano una macchina da rottamare!!!!

Se a tutto questo aggiungiamo il colpo letale del taglio di circa 60000 precari (Vigili Discontinui) che di fatto fino a ieri svolgevano il Soccorso, oggi non esistono più senza nessun vero processo di Stabilizzazione.

Unica Soluzione

Vigili del Fuoco+Protezione Civile

=

Una nuova struttura di previsione, prevenzione e soccorso!!!!

OSPEDALE GASLINI

Al Gaslini vi sono grosse carenze di organico ed una gestione clientelare dell’organizzazione del lavoro

Sta avvenendo un esodo di massa di alcune figure ma l’amministrazione continua a fornire un’immagine idilliaca dell’istituto

Stiamo assistendo, come accaduto a Roma, al “mondo di sopra” in cui poteri politici, clericali e finanziari privatizzano e svendono la sanità pubblica, un “mondo di mezzo” in cui dirigenti e sindacati concertativi si rendono funzionali a questi progetti e un “mondo di sotto” in cui lavoratori e cittadini, sfruttati e derubati, cercano di portare avanti ciò che resta.

Solo cittadini e lavoratori uniti possono ribaltare la situazione, l’alternativa è la devastazione dei servizi pubblici

Andiamo avanti su questa strada