UN GOVERNO DI PAROLA: NON METTEREMO LE MANI NELLE TASCHE DEI LAVORATORI !!

Nazionale -

 

HANNO PERFETTAMENTE RAGIONE; ORMAI NON ABBIAMO PIÙ NULLA.

 

5 GIUGNO MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

 

 

14 GIUGNO SCIOPERO GENERALE

 

Lavoratori e lavoratrici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco,

questo si che è un Governo di parola, un Governo che non ha messo le mani in tasca ai lavoratori, anche perché sa bene che sono vuote e che certamente non può trovarci nulla. E’ così che invece di metterci le mani in tasca ha pensato bene di metterci il cappio al collo, anche perché oltre non ci possono più spremere.

Si perché quella che si sta preparando, è una manovra che pagheranno tutti i lavoratori, maggiormente però la subiranno i pubblici dipendenti: è una guerra senza quartiere a tutto il pubblico impiego, alle nostre retribuzioni, ai nostri diritti, alla nostra dignità di lavoratori.

Dopo aver sproloquiato per mesi sulla fine della crisi, dopo averci rassicurato sulla tranquillità della nostra situazione economica taroccando realtà, bilanci e conti e dopo che quello che succede in altri paesi ci era stato prospettato come uno spettro lontano che nulla avrebbe avuto a che fare con noi, ecco che la ferocia di questo Governo, si evidenzia con la manovra da 24 miliardi: una manovra che per i lavoratori pubblici è un attacco che non ha precedenti e che incide in maniera vergognosa sulle loro condizioni di vita.

Blocco delle retribuzioni per quattro anni fino al 2013, proroga per altri due anni del blocco delle assunzioni, elevamento, a partire dal 2016, dell'età pensionabile per le donne a 65 anni, riduzione delle finestre di uscita per coloro che matureranno il diritto ad andare in pensione, slittamento e rateizzazione della liquidazione, sono solo alcune delle ricette proposte dal Governo per uscire dalla crisi economica, ma che sono solo un alibi che servirà ancora una volta solo per salvare banche, evasori, corrotti e speculatori finanziari.

Siamo a denunciare una manovra e senza logica: ridurre i costi della spesa pubblica non vuol dire abbassare gli stipendi ma magari avere un occhio di riguardo verso quei costi che più volte sono stati denunciati come fuori controllo (esempio le consulenze) Si dorrebbe intervenire in maniera efficace sull'evasione fiscale ma risulta più agevole colpire sempre i più deboli, quelli che le tasse le pagano ancor prima di ricevere lo stipendio.

Pesantemente i lavoratori del C.N.VV.F. risentiranno degli effetti di questa manovra, effetti che si andranno a sommare ad una situazione già di per sé grave e che da anni denunciamo: contratti che non si rinnovano alla scadenza o per il rinnovo dei quali vengono destinate irrisorie risorse, una riforma ed un ordinamento che ci hanno portato ad un sistema che ci ha reso subalterni a tutti e che ci ha tolto dignità e diritti.

Noi crediamo che oggi sia arrivato il momento di non indugiare più, di mostrare il nostro dissenso anche a quelle organizzazioni che un giorno assentono e l’altro dissentono, e che con il loro operato hanno consentito l’inserimento del C.N.VV.F. in una struttura che non ha portato nessun beneficio ai lavoratori, che nega il reale riconoscimento della professionalità, della specificità, del ruolo primario nel soccorso.

E’ arrivato il momento di mostrare la nostra diversità, la nostra coerenza che ci ha visto sempre da soli a dire NO, a richiedere il riconoscimento di una dignità di lavoratori che altri, compresi quelli che dovevano tutelare i lavoratori che rappresentavano, hanno contribuito a portarci via.

 

E’ IL MOMENTO DELLA PIAZZA, UNICO STRUMENTO PER FAR SENTIRE LE NOSTRE RAGIONI, PER

    • UN GIUSTO ED ADEGUATO RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO;

    • L’AUMENTO DEGLI ORGANICI (operativo, tecnico ed amministrativo);

    • IL RICONOSCIMENTO DELLE SPECIFICITÀ DEL CORPO;

    • LA MODIFICA SOSTANZIALE DELL'ORDINAMENTO;

    • IL RICONOSCIMENTO DEL CN.VV.F. QUALE COLONNA PORTANTE DELLA PROTEZIONE CIVILE;

    • IL RICONOSCIMENTO DEL LAVORO PARTICOLARMENTE USURANTE;