Un castello di menzogne

Risposta della RdB vigili del fuoco Toscana ad un documento della Cisl regionale sulla manifestazione dell'8 marzo a Camp Darby

 

 

 

Firenze -

Lavoratori,

stanno circolando nei comandi della regione alcuni documenti(vedi allegati) della Cisl regionale che riferiscono, alcuni fatti accaduti nell’ambito della grande manifestazione contro la guerra dell’8 Marzo.

Tali fatti si sostanziano rappresentandosi in alcuni comportamenti offensivi posti in essere, a loro dire, da “uno sparuto gruppo di appartenenti ad una organizzazione che indossando il giaccone antipioggia dei VVF, lanciavano offese all’indirizzo dei colleghi che presidiavano la base USA, alle forze dell’ordine, arrivando perfino a lanciare sputi e oggetti di varia natura, violando così la dignità del corpo nazionale.

Premesso che le responsabilità penali sono personali, riesce oggettivamente difficile immaginare che da una distanza di circa 300 metri, tale era lo spazio che separava le squadre dei VVF che presidiavano Camp Derby dai manifestanti, qualcuno possa aver compiuto quello che viene riferito con grande dovizia di particolari dalla Cisl Toscana.

Appare evidente che si è posto in essere un tentativo di screditamento della RdB attraverso un jaccuse sostanziatosi con l’abbandono da parte dei delegati Cisl di Pisa del tavolo negoziale con il dirigente causa la presenza della RdB.

Rileviamo con notevole sorpresa che la Cisl locale ha capacità paranormali in quanto riesce a vedere anche quello che non c’è, infatti né gli organi di stampa presenti in maniera massiccia, né la questura hanno rilevato alcunché lodando anzi il corteo dei pacifisti per la condotta estremamente corretta tenuta. Si sottolinea che proprio lo spezzone dei VVF ha trovato il sostegno di tutti i manifestanti, con innumerevoli messaggi di solidarietà, per una battaglia che si oppone alla militarizzazione e per cui anche alle logiche di guerra.

- Fumogeni si dice, ma alle vigilanze allo stadio ci vanno?? Fanno parte del colore della manifestazione.

- Sassi si dice, anche se fosse (e non lo è) 300 metri sono fuori dall’umana possibilità, risulta anzi che neppure i poliziotti molto vicini ai dimostranti ne abbiano ricevuti (nessuno è stato medicato in ospedale come sempre succede): scarsa mira dei manifestanti o cisline traveggole?? Noi optiamo “per la seconda che hai detto”. Per non parlare dei fantomatici sputi...nemmeno i famosi lama del Tibet (noti quadrupedi sputatori) riuscirebbero a coprire tali distanze.

- Ingiurie ?? Nel corteo ridondante della musica di decine di sistemi di amplificazione anche solo capire quello che ti diceva il vicino era impossibile, beati loro che certo ben lontani hanno sentito tutto, isolando le parole nel caos: ancora facoltà paranormali (almeno superiori alle nostre) perché noi abbiamo sentito solo una grande cacofonia.

Lo sbando della Cisl Pisa è poi totale se guardiamo all’atteggiamento tenuto in aperta contraddizione con la Cisl nazionale che aderisce al comitato fermiamo la guerra, infatti i delegati locali, provinciali e regionale, oltre ad avere fatto affermazioni gravissime nei confronti di lavoratori che hanno manifestato contro la guerra (pacificamente), hanno addirittura chiesto che venissero presi provvedimenti disciplinari nei loro confronti, suggeriamo loro di controfirmare la risoluzione unilaterale Bush, Blair, Aznar : la strada è quella.

La RdB risponderà in tutte le sedi e con tutti gli strumenti democratici a questi militaristi da operetta allegra buoni a lanciare accuse solo per distrarre i lavoratori dai fallimenti cui sono andati incontro con la storia del comparto.