UN ANNO E' PASSATO, MA CHE CI ABBIAMO GUADAGNATO?...

IL REQUIEM DEL DIRIGENTE

Milano -

DOCUMENTO UNITARIO

Ebbene colleghi siamo al requiem (messa secondo il rito liturgico della Chiesa cattolica eseguita, celebrata in memoria del defunto… in questo caso il buon senso di un dirigente dello stato), vista la continua emissione di editti e proclami tendenti alla propria discolpa (il vecchio/i retrogradi) ed all’assoluzione (il nuovo/la mente eccelsa) continue.

 

Discolpe in un anno ne sono state sfornate a iosa, utilizzando uno strumento (DdS per posta elettronica) che ben 8 dirigenti precedenti (retrogradi) non hanno mai utilizzato con l’intento di dividere le scriventi, ma soprattutto, di vendere bene il proprio “prodotto” indipendentemente dalla qualità.

 

E dire che ci si è provato a discutere su una eventuale riconsiderazione del progetto, che a parere nostro con una onesta discussione poteva essere sviluppato diversamente, ma l’intransigenza spocchiosa e l’assenza di disponibilità di LUI hanno abortito qualsiasi iniziativa (vedi incontro del 30 maggio 2010) .

 

Certamente “COLPEVOLI” uno degli ultimi capolavori dell’infaticabile, è uno strumento esemplare per dichiarare in antitesi la propria incolpevolezza, strumentalizzando il personale e citandolo con nome e cognome anche se non richiesto.

 

E per avvalorare il pensiero forte, una volontà premeditata nel distruggere un sistema di soccorso costruito da Comandanti colpevoli che invece hanno avuto una visione metropolitana, considerando anche il turn-over di personale.

 

La perseveranza nell’avvalorare continuamente la bontà del proprio sistema del suo sistema, in realtà ne conferma l’esatto contrario, l’indisponibilità a discutere con le rappresentanze (salvo quelle che dicono sempre si…), dialogare con chi annuisce e non dimostra alcun dissenso, fanno parte della regia.

 

Mentre tutto attorno si stanno evidenziando squilibri sui carichi di lavoro e se qualsiasi lavoratore coerentemente e obbiettivamente valutasse l’attuale situazione, vedrebbe che le forzature fatte non hanno portato benefici, anzi…

Basta vedere la carenza di Autisti e l’assenza di programmazione su questa problematica che ad oggi costringe il dispositivo all’improvvisazione; improvvisazione che da anni c’è anche nei piccoli comandi dove il LUI ha fatto il dirigente.

 

Se una realtà importante e difficile come Milano, è stata ridimensionata per uno scopo personale ed accreditarsi ai propri riferenti (politici?), che oltre all’aumento dei volontari VVF, vorrebbe anche un esercito (VVF) Volontario del Nord, non può che portare a valutazioni negative.

 

Per altro sembrerebbe collimare con l’inesorabile dissoluzione del CNVVF ad opera dei vertici del nostro dicastero, dove qualche anima bella aveva riposto speranze e fiducia per la soluzione dei problemi.

Ma si sa, l’importante è apparire e allora giù con feste e manifestazioni, che non servono a nulla,in compenso costano una cifra!

Vedi aerei blù (alla faccia del ministro Tremonti…), cortine tutte di un pezzo, sfilate in bella mise, mentre i velivoli quelli rossi stanno a terra, molte sedi fanno schifo, mezzi e attrezzature si fanno sospirare…

 

C’è da dire che il LUI è riuscito a far nascere (e speriamo a produrre) ben 3 coordinamenti sindacali provinciali dei DIRETTIVI, avranno i loro buoni motivi, senz’altro è segno che non tutti hanno deciso di fare il funerale al proprio CERVELLO

 

Lavoratori non spegnete il cervello, prima o poi potrebbe morire o che qualcuno lo usi posto vostro! partecipate e valutate coerentemente e ricordate che l’organizzazione del soccorso è sinonimo di sicurezza e l’improvvisazione è insicurezza!