Ultima riunione in merito al regolamento di prima assunzione nel Corpo nazionale

Nazionale -

Lavoratori, si è tenuta l’ultima, si presume, riunione concernente il regolamento di accesso alla qualifica  in prima assunzione dei vigili del fuoco. Dobbiamo esprimere una sostanziale insoddisfazione relativamente alle modalità, per cui si è in qualche modo arrivati ad una probabile conclusione del regolamento in oggetto. Quella insoddisfazione che ci accompagna costantemente tutte le sacrosante volte che ci troviamo a negoziare, come parte sindacale, di fronte ad un’amministrazione che non fa altro che manifestare di poter esercitare, ogni qualvolta lo ritiene, il proprio unilateralismo decisionale. Le nostre richieste sono sempre state rivolte a cercare di interpretare l’interesse collettivo dei lavoratori, preoccupandoci di far valere il principio della trasparenza, che a nostro parere nella c.d. ultima stesura non viene salvaguardato, in quanto il peso del colloquio è di fatto troppo elevato e pertanto esposto alla discrezionalità. In ragione di questo noi, sempre a garanzia dei tanti aspiranti, ci sentiamo preoccupati  rispetto le solite pratiche di proselitismo occulto che, in queste fasi finali concorsuali, trovano terreno fertile proprio la dove si può far valere la discrezionalità. La discussione si  è riaccesa : concorsi regionali o nazionali ? Crediamo che  nessuno abbia mai pensato concretamente cosa accadrebbe se, di colpo, dopo anni che si sono svolti  concorsi nazionali, si intervenisse a gamba tesa su tale sedimentata modalità con concorsi regionali senza prima aver sanato il pregresso. La prassi  tradizionale ha creato disfunzioni che tutti conosciamo e che nessuno può far finta di vedere, ovvero mobilità molto frequenti in quei comandi considerati terminali di passaggio, lavoratori che transitano da nord a sud in quanto solitamente a nord è più facile che vi siano posti vacanti, passaggi di  qualifica  eccetera……. potremo continuare a lungo. Il cambiamento radicale dello schema concorsuale, in questo caso quella regionale, non terrebbe conto dell’esistente per cui si andrebbe a penalizzare  la moltitudine di  lavoratori che, seppur dopo anni, con la vecchia modalità prima o poi sarebbero rientrati a casa. Viceversa, la  nuova regola concorsuale, precluderebbe a questi il rientro, giacché i posti vacanti sarebbero riempiti da chi concorre per le regioni. In una  delle prime riunioni avevamo esplicitato che, se l’amministrazione si fosse assunta la responsabilità di partire da zero, ovvero spedire tutti, coloro i quali sono in attesa, nelle proprie province di provenienza allora sarebbe ipotizzabile avere un confronto in merito a consolidare una nuova modalità concorsuale come quella per regioni. Inoltre pare  che questo non sarà possibile e pertanto dovremo attendere che l’amministrazione sia disposta in futuro  a riparlarne ponendo al tavolo condizioni più ragionevoli. Per quanto riguarda i titoli, prendiamo atto  della semplificazione effettuata, in quanto sono ridotte le sezioni da quattro a due,  in cui da un lato viene considerato il requisito culturale,  a cui è attribuito un massimo di 10 punti, mentre dall’altro lato saranno considerati i mestieri a cui è attribuito un massimo di 20 punti, che dovranno essere sostenuti da  diplomi quali quelli quinquennali e triennali,  patenti di guida  e specializzazioni attinenti al soccorso. Su questo ultimo aspetto c’è da chiarire che la nostra posizione,  come anticipato in apertura, sosteneva una riduzione del colloquio a favore dei titoli, tuttavia l’amministrazione si  è arroccata affermando che non sarebbe stato possibile ridurre il colloquio, in ragione di una eventuale bocciatura del regolamento in consiglio di stato. Passa quindi la posizione 40 punti prova motorio attitudinale, 30 titoli e 30 colloquio, si potrebbe dire forse: meglio che niente. In conclusione l’amministrazione ha difeso la quota 30 (del colloquio) con i denti è pertanto non sembra poi cosi fuori luogo avere timore della discrezionalità. Forse  chi ha difeso la riforma a favore dei prefetti oggi chiede una contropartita? Quale modo migliore lasciare loro mano libera attraverso il colloquio? Corporativismo: Cosa d’altri tempi? Non pare assolutamente essere una questione del passato le situazioni  si ripresentano ciclicamente, non scompaiono mai.