TORNA A CASA …POLLICINO
(CHE PER RIENTRARE A CASA SI ACCONTENTO’ DELLE BRICIOLE)
Al Coordinamento Provinciale di Brescia è stata mossa questa critica: “Sindacalmente non potete chiedere di bloccare il trasferimento dei Capi Squadra.”
Sinceramente ci dispiacerebbe se i colleghi Capi Squadra, che in questi mesi hanno lavorato correttamente a Brescia, avessero il disagio di un trasferimento posticipato. Detto questo non capiamo perché non sia già partito un altro corso.
Per noi di Brescia chiedere di bloccare questi trasferimenti significa chiedere di iniziare a rispettare le regole. Dall’11 settembre ci troveremo con il 55% di carenza di Capi Squadra, situazione che con la 217 lascia la possibilità di richiamo in servizio a titolo discontinuo di CAPI SQUADRA VOLONTARI!!! Questo non riguarda solo Brescia, ma è (a nostro avviso) la prova generale di una linea che l’Amministrazione vuole poter attuare ogni qual volta un Comando si trovi in questa situazione.
Alcuni sindacati hanno promesso un rientro in tempi brevi ai Capi Squadra senza preoccuparsi di avere un nuovo corso per poterli rimpiazzare in quei Comandi come il nostro dove la loro presenza è vitale per uno svolgimento decente del servizio, ma pensando solo ad accumulare nuove tessere con la vecchia logica del: “ti faccio un favore e tu ti iscrivi con me.”
Questi sindacati non pensano ai vigili che hanno vent’anni di servizio e ancora non sanno quando avranno il passaggio di qualifica, non si preoccupano e non si indignano che ai nostri continui corsi di specializzazione non corrisponda nessun aumento salariale, non si preoccupano e non si indignano che vigili coordinatori vengano usati in maniera praticamente sistematica come Capi Partenza senza che venga loro riconosciuto nessun indennizzo per le responsabilità che questo comporta.
Ai colleghi Capi Squadra che si sono lamentati del comunicato in oggetto vorremmo ricordare che un sindacato tutela i diritti di tutti i lavoratori prima dei bisogni personali (pur comprensibili).
Nel comando di Brescia l’opera di alcuni sindacati ha accontentato una trentina di persone e messo in seria difficoltà le trecento che rimangono... La mancanza di qualificati non solo espone chi è costretto a farne le veci a responsabilità che non gli competono, ma interrompe la catena di formazione e addestramento, la possibilità di perseguire progetti e innovazioni.
Bravi sindacati! Cos’avete barattato con l’amministrazione in cambio di un trasferimento illogico?
Ma intanto Pollicino è rientrato a casa... questa però non è una favola è la storia dei sindacati che vendono il fondoschiena dei pompieri e poi lasciano che si scannino tra loro, è una storia che si continua a ripetere fino a quando noi lavoratori non ci sveglieremo.