Toc Toc Sottosegretario ci sei ?
Prosegue la vertenza sindacale a Milano;
Questa volta interpellando direttamente il numero due politico dei VV.F. e ponendogli il problema della netta svolta verde di Capo Dipartimento, Capo del Corpo e del loro adepto il Dirigente di Milano; novita' del momento, anche i funzionari nel loro piccolo si stanno incaz......o
Al Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Interno
Sen. Nitto Francesco PALMA
E,p.c.
Ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
Viceprefetto Aggiunto Giuseppe CERRONE
Oggetto: relazioni sindacali ed organizzazione Comando VVF Milano.
In merito al problema in oggetto, le scriventi OO.SS. hanno esternato le conseguenze del perdurare dell’atteggiamento del primo dirigente del Comando di Milano, ai due principali esponenti del CNVVF, ma con scarsi se non nulli, risultati; anzi segnaliamo che nell’ultima visita del VCD Ing. Pini del giorno 14 aprile u.s., presso il nostro comando ci ha stupito l’affermazione perentoria del percorso scontato, che vorrebbe la componente dei volontari VVF, quale futuro del CNVVF, sia dal punto di vista numerico che organizzativo.
Altrettanto grave è stata la provocazione inerente ai supposti privilegi di Milano circa la composizione numerica degli equipaggi, in particolare delle APS (in genere di 5/6 unità), ed ha invitato il dirigente di Milano ad applicare le circolari che prevedono 5 unità diurne e 4 notturne.
Le OO.SS. hanno da sempre discusso e sottoscritto accordi con tutti i precedenti dirigenti, che dopo un breve periodo di ambientazione e conoscenza della realtà milanese, hanno compreso la criticità organica del Comando, che vede quasi un 70% di personale di prima assegnazione e non residente.
Da sottolineare che questa anomala situazione, è da sempre altamente rischiosa per il personale operativo che opera in una realtà difficile, dovuta anche alle continue e massicce mobilità nazionali e tenendo presente anche il territorio di Milano e della sua provincia, tra i più industrializzati d’Europa e con dimensioni e realtà operative, non paragonabili ai comandi dove ha precedentemente operato l'attuale dirigente.
E' da ritenere quindi che quest’ultimo operi con l’avallo dei suoi referenti centrali, anche se in alcuni casi non si attiene a disposizioni da questi ultimi sottoscritte, quali ad esempio la razionalizzazione del personale giornaliero a favore del settore di soccorso.
In effetti in questi mesi è accaduto l'esatto contrario, in quanto è stato distolto personale operativo (in particolare qualificato) per adibirlo a compiti di supporto.
Anche le circolari emanate dal Capo Dipartimento, inerenti le corrette relazione sindacali, sono state disattese già dai primi mesi di insediamento del nuovo dirigente, in quanto sovente non risponde nemmeno ad istanze formali delle OO.SS..
Il progressivo deterioramento dei rapporti sindacali ed organizzativi, è avvalorato anche dalla recente lettera che i funzionari del comando, hanno esplicitato ai coordinamenti delle OO.SS. nazionali.
Concludiamo nella speranza che Ella possa prendere in considerazione una valutazione complessiva della situazione, che vede le OO.SS. firmatarie ancora in stato di agitazione dal mese di novembre 2010 e determinate a proseguire nella vertenza, con tutte gli strumenti necessari a riaffermare un corretto rapporto sindacale, la sicurezza delle squadre operative, nonché del servizio offerto ai cittadini.
Comunicato a tutto il personale
Incontro OO.SS. con il Vice Capo Dipartimento:
…I PRIVILEGI DI MILANO ! (?) …
Il giorno 14 Aprile 2011 si è svolto a Milano un incontro tra le OO.SS del Comando VVF di Milano ed il Vice Capo Dipartimento Ing. Pini il quale, dopo aver ascoltato gli interventi delle OO.SS. dove si evidenziava l’inesistenza di rapporti sindacali al Comando di Milano, la non corretta procedura del dirigente di Milano nelle materie che il CCNL riserva alla contrattazione in sede locale (informazione, consultazione, concertazione e contrattazione integrativa), ma soprattutto l’organizzazione del soccorso voluta ed imposta unilateralmente dal dirigente, che ha provocato danni al servizio di soccorso tecnico urgente.
Prendendo la parola il Vice Capo Dipartimento ha esortato sia il dirigente provinciale che le OO.SS., alla ripresa del confronto sindacale, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità e successivamente ha evidenziato che l’operato dell’Ing. Barberi ha l’avvallo dei vertici del dipartimento, quali un’ organizzazione del soccorso che privilegia i distaccamenti volontari a scapito dell’operatività dei distaccamenti permanenti, ed ha stigmatizzato la soppressione del privilegio e dell’anomalia del Comando di Milano nell’avere 6 unità di APS, contro le 5/4 unità degli altri Comandi d’Italia.
Dopo queste gravi affermazioni di rottura, abbiamo ribadito la nostra ferma contrarietà alla riduzione del numero del personale sulle partenze e che l’aver contrattato un equipaggio ottimale di 6 unità di APS, non sia un privilegio, ma una necessità dovuta ad al 70% di turn/over, che per affrontare l’emergenza di tutti i giorni, portando alla popolazione la massima garanzia di sicurezza e affidabilità negli interventi tecnico urgenti di soccorso.
Non deve essere Milano ad abbassare il livello della qualità del servizio di soccorso alla cittadinanza, ma il resto dei comandi ad aumentare la sicurezza dei Vigili del Fuoco portando da 5 a 6 le unità sulla partenza base, con una politica da parte del Governo di assunzione di personale attraverso concorsi e l’immissione in ruolo di personale precario dalla graduatoria nazionale.
Abbiamo ricordato inoltre al Vice Capo Dipartimento che da anni i Vigili del Fuoco hanno accumulato una carenza di 3000/3500 unità su 28.000 unità complessive a livello nazionale, nelle qualifiche di Capo Squadra e Capo Reparto, ma Il Dipartimento non ha fatto nulla per appianare questa carenza, non emanando specifici concorsi per passaggi di qualifica.
Comunicato Stampa
VIGILI DEL FUOCO MILANO:
organizzazione del lavoro o favori politici?
Le OO.SS. CGIL-CISL-UIL-USB, in stato di agitazione dal mese di novembre 2010, hanno organizzato numerose iniziative di protesta tra cui uno sciopero, presidi davanti alle sedi di servizio, lettere di informazione alle autorità competenti sia direttamente (prefetto) che indirettamente per i ruoli che rivestono (presidente regione Lombardia, presidente della provincia, sindaco di Milano), ma anche a tutti i gruppi consiliari di regione, provincia e comune, per far capire che i problemi dei VVF di Milano, hanno conseguenze anche sul servizio offerto alla cittadinanza.
L’attività di denuncia inerente ai problemi dei VVF, è stata e continuerà ad essere finalizzata a far individuare il principale responsabile di questo sfascio organizzativo, cioè il primo dirigente del comando, il quale continua a produrre a getto continuo disposizioni confusionarie e contraddittorie, che stanno demolendo l'organizzazione provinciale sia del servizio di soccorso che di tutte quelle attività intrinseche di competenza dei VVF, che quotidianamente portano sul territorio e tra i cittadini la competenza e la professionalità dei VVF milanesi.
L'ultima trovata dell'ineffabile dirigente, si è concentrata sui servizi di vigilanza che il CNVVF deve garantire nei locali di pubblico spettacolo, ed in altre varie attività.
Se da un lato si è già visto un restringimento del numero di queste attività, dall'altro un nuovo regolamento ha variato impostazione ed orari, aumentando stress ed impegno di quanti si dedicano ai servizi di vigilanza, col risultato che molti vi stanno rinunciando, essendo svolti in regime straordinario ed a carattere volontario.
Se si analizza complessivamente il percorso delle iniziative del primo dirigente, si intravede però un continuum delle volontà politiche del governo ed in particolare del partito di riferimento del ministro dell'interno, ed anche dei vertici della nostra amministrazione.
Infatti con la procedura della SCIA, rispetto alle pratiche di prevenzioni incendi, sono state sottratte competenze e controlli preventivi al CNVVF, mentre dopo interventi politici anche tramite interrogazione parlamentare, da parte di un deputato attivo nella zona di Monza/Brianza, si stanno riducendo le attività di vigilanza.
Inoltre dopo uno stallo di anni, il primo dirigente ha approvato l'apertura della nuova sede VVF volontaria nel comune di Lazzate, in una zona che geograficamente non aveva certo necessità ne priorità, però guarda caso è stata ampiamente sponsorizzata dalla giunta di un certo colore, ed in particolare da un senatore sempre dello stesso schieramento.
Vista più ampiamente il problema, sembrerebbe che più che organizzare e sostenere i VVF, si stiano facendo favori che passano attraverso il disimpegno della componente professionista dei VVF a favore di compagini politiche e imprenditoriali di alcuni settori, tutto questo nel quasi completo disinteresse delle cosiddette opposizioni politiche, che assistono allo smantellamento di un altro pezzo di Stato.
... questa volta di quelli che funzionano!
Le OO.SS. CGIL-CISL-UIL-USB, continueranno nel percorso di lotta e denuncia.
U - incontro con il vice Capo Dipartimento
U - Sottosegretario MI VVF Nitto Palma
U - CS favori verdi
nota funzionari Milano
doc unitario risposta al bianco e nero
comunicato Barberi.S.