TFR: Sentenza storica per i Discontinui.
Lavoratori,
la data di oggi rimarrà scritta nella storia, in data odierna infatti il Tribunale del Lavoro di Roma, ha emesso una decisiva ed importantissima sentenza: I Discontinui sono a tutti gli effetti lavoratori subordinati il quale operato non può ricadere nell'ambito del volontariato.
Per questo hanno diritto al riconoscimento per intero di tutte quelle voci e quelle indennità previste dal CCNL, TFR compreso. Da questo momento decine di migliaia di colleghi potranno richiamandosi a questa sentenza, rivolgersi ai tribunali del lavoro per vedere riconosciuto il loro diritto al TFR degli ultimi cinque anni, ma sopratutto da questo momento in avanti il Ministero dovrà estendere questo riconoscimento nelle buste paghe a venire.
Un duro colpo all'apartheid tra lavoratori, dopo tante sconfitte una bella rivincita alla faccia di chi arrogantemente e gratuitamente si è sempre scagliato contro questa categoria di lavoratori, fino (ahimè) ai sindacati concertativi che nemmeno considerano questa enorme categoria di persone come dei lavoratori.
Questa sentenza ha dimostrato che il padrone è uguale dappertutto e si comporta allo stesso modo, sia quando si tratta di lavoro privato (Marchionne docet), sia quando si tratta di lavoro pubblico, ovunque i lavoratori vengono sfruttati, subendo vessazioni ed ingiustizie di ogni genere ricevendo in cambio salari da fame, precarietà selvaggia e disoccupazione. Mentre chi come noi si erige a baluardo di questi questi poveri cristi, c'è chi (Confindustria) impunemente taccia il sindacato di difendere i ladri e gli assenteisti, volendo villanamente gettare discredito su l'unica categoria che paga le tasse fino all'ultimo centesimo in questo paese e cioè i lavoratori dipendenti ed i pensionati.
Ma oggi è per la categoria tutta una giornata di festa e codiamocela così, ma da domani torneremo sulle barricate perchè conosciamo l'antagonista quell'amministrazione che prima riceve i Discontinui al suo cospetto, strette di mano con saluti e foto di rito e rassicurazioni di ogni genere, per pugnalarli poi con leggi ad “Ministerum”, volte a rovesciare gli esiti delle sentenze dei tribunali, che nello Stato di diritto dovrebbero essere rispettate anche quando non fanno piacere invece che avversate o peggio ancora rovesciate con appositi provvedimenti legislativi (L.183/11).
Vero Ministero?
“Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.”
Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.