Terremoto Salò (BS) : 8,2 scala Mercalli

Comunicato del coordinamento provinciale RdB-Cub di Milano

 

Milano -

Ebbene si cari colleghi dopo 2 anni dall’emergenza ETNA ci ritroviamo ancora soli soletti ad informare sulle problematiche della Colonna Mobile del Comando e la gestione di questa emergenza che ha fatto emergere tutte le problematiche espresse dalla RdB nei precedenti comunicati (“Gravidanza a rischio” e “Guerra dei Roses”).

Andiamo per ordine, anzi per 8 gradi come quelli segnalati dalla scala Mercalli per questo TERREMOTO.

1) La calamità: a parte le comprensibili incertezze delle prime ore, che hanno comunque consentito la sostituzione con personale di altro turno delle DUE sezioni operative partite da Milano, la vera confusione è avvenuta in seguito, nonostante tutto sia codificato nel CCNI ed inoltre, a seguito dell’esperienza della precedente emergenza Etna, esista un protocollo d’intesa a livello regionale.

2) La CMR: nonostante i danni provocati nella provincia di Brescia siano stati maggiori di quelli avvenuti nel 2002 in Sicilia e nonostante le pecche che avevamo rilevato (vedi cn del 11/02), in quell’occasione era stato allestito un campo con gruppo elettrogeno, sala mensa/cucina, docce/bagni, ecc., il tutto ad oltre 1400 kilometri di distanza. Invece a soli 130 chilometri ciò non è avvenuto, si è forse giocato al risparmio? Oppure il campo base non è stato allestito per evitare che emergessero tutte le problematiche riscontrate in Sicilia, dato che dalla fine di quell’emergenza non è stato speso un euro per la nostra Colonna Mobile?

3) Organizzazione logistica: il mancato montaggio di un campo, anche parziale, ad esempio con i polilogistici della Regione e qualche tenda ancora funzionante, avrebbe consentito di portare a 4 giorni il cambio, riducendo di gran lunga le problematiche di gestione e avvicendamento del personale.

4) Organizzazione del personale: diversamente dal CCNI e dagli accordi Regionali, al Comando di Milano è stata adottata una rotazione giornaliera di 30 unità delle sezioni operative, basata sul turno (8/20) precedente a quello di servizio; questo sistema, che in 14 giorni ha visto la rotazione di oltre 500 unità tra Funzionari, CR, CS e VP, dimostrando tutta l’approssimazione organizzativa, ha provocato polemiche tra il personale della carriera esecutiva, anche perchè il Comando non ha mai emesso alcuna disposizione ufficiale.

5) Organizzazione CMR: tra i compiti principali della Direzione regionale vi sarebbe appunto la gestione e coordinamento della CMR, ma nei 16 mesi trascorsi dalla nascita della DRL, non è che si sia visto un gran interesse su controllo e verifiche di efficienza di mezzi ed attrezzature adottando, ad esempio, quanto predisposto dall’ex Ispettorato Regionale. E’ noto che nonostante il personale effettui i controlli previsti e le relative segnalazioni, queste non vengono prese in considerazione, in quanto ogni settimana vengono riproposte. A questo punto viene da chiedersi quante riunioni siano state fatte tra Direttore Regionale e Comandanti su organizzazione e coordinamento della CMR Lombardia e cosa abbiano prodotto.

6) Nuove attività: invece di trovare soluzioni alle problematiche della CMR (logistica, attrezzature, organizzazione) si è aggiunto il nucleo delle unità cinofile, che di per sé potrebbe essere un’iniziativa lodevole, a patto che tutto il resto funzionasse…

7) Esercitazioni: sempre in questi 16 mesi non sono state fatte esercitazioni specifiche di CMR, per avere un riscontro dell’efficienza reale ed eventuale messa a punto. Pertantoci sembra che l’inziativa “Prova CMR” prevista a soli 3 giorni da NATALE, con movimentazione di container docce/ wc non funzionanti da diverso tempo e relativi macchinari e ingente dispendio di energie e risorse umane, sia fatta forse per recuperare il tempo perso per altre cose? La RdB ritiene che sarebbe stato più opportuno farne una in tempi non sospetti e comunque montando un campo come citato nel punto 3, avrebbe ridotto l’avvicendamento del personale e fatto emergere le reali problematiche della logistica.

8) Le responsabilità: difficile stabilire chi abbia maggiori colpe, se l’Amministrazione Centrale nel 2003 aveva chiesto tramite l’ex Ispettorato preventivi per la sistemazione della CMR, ma poi non ha accreditato neanche un euro, sostenendo che le finanziarie non hanno messo a disposizione soldi (però intanto i Gran Visir vanno in giro con aerei acquistati dal CNVVF), o della Direz. Reg. Lombardia che lamenterà anch’essa mancanza di finanziamenti ed autonomia da Roma, che però sembra non riesca dare univocità ai propri Comandi, proprio su un compito prioritario assegnatogli.

In conclusione questa calamità è stata fatta anche sulla pelle dei POMPIERI di MILANO che hanno fatto il loro mestiere VOLONTARIAMENTE e alla fine molto probabilmente non gli verranno corrisposte neanche tutte le ore di lavoro effettuate.