TAVOLO SULLA FORMAZIONE

Nazionale -

 

Proseguono gli incontri del tavolo tecnico sulla formazione, nonostante un po' di ritardo per il Sisma.

In attesa che l'emergenza ci informi rispetto allo stato dell'arte dei manuali SAF, abbiamo sottolineato che non vogliamo lavori frettolosi, ci risulta infatti che per completare la revisione dei manuali in modo serio ci voglia un anno. Abbiamo rigettato l'idea di un accorpamento  di 1A+1B perché servono nuovi manuali che diano piena operativi ai futuri " SAF basici" nelle manovre che i pompieri compiono di frequente (movimentazione di barelle su piani inclinati e calate in corda singola seppur con inseguitore, ad esempio)

La sicurezza degli operatori deve essere al primo posto e al secondo vogliamo la crescita professionale. Alla luce dell'esperienza del SAF e delle ultime calamità non possiamo che affermare questa scaletta di priorità: Sicurezza degli operatori, Miglioramento della qualità del soccorso, Riconoscimento della professionalità dei Vigili del Fuoco. Vogliamo di più ! Vogliamo dare e ricevere di più, vogliamo innescare circuiti virtuosi. Purtroppo a questo tavolo non si parla di riconoscimento economico legato alla maggior professionalità... ma il binomio dovrà essere inscindibile.

Oggi all'ordine del giorno c'era la circolare USAR.

Abbiamo evidenziato come nell'ultimo sisma si sia palesato l'errore di strutturare l'USAR LIGHT come un seminario da una giornata.

Al sisma Nessuna sezione operativa è stata mandata nella configurazione USAR LIGHT (= 9 unità + combi + ca + 9 unità + combi + ca ) a formare un unica squadra operativamente autonoma h24 fino a 7 giorni [come previsto da manuale].

Ormai son stato assegnati in tutta Italia i nuovi Combi con nuove attrezzature. A riguardo forse ovunque o quasi è mancata l'informazione e la formazione al Personale come previsto da D.l.81.(il LIFM, dove svolto, non ha riguardato la formazione sulle attrezzature!).

Abbiamo proposto che l'USAR LIGHT diventi un corso base obbligatorio da una settimana.

Le statistiche ci dicono che in una città media possono esserci 10 crolli all'anno per cause varie,  anche alla luce di questo abbiamo chiesto che la formazione base sia più approfondita e che l'USAR MEDIUM sia gradualmente esteso a tute le regioni. L' Emergenza sembra comprendere la nostra analisi e sembra esser d'accordo con alcuni dei nostri spunti di riflessione, staremo a vedere.

Abbiamo poi ipotizzato che la formazione USAR rispetto all'uso delle nuove attrezzature ( che in gran parte sono le attrezzature che ciascun pompiere deve saper usare ) possa essere avvicinata alla formazione delle attrezzature già dalle scuole, in questo modo si potrebbe migliorare ed aggiornare anche quello che stenta a stare al passo con i tempi. Vorremmo che la formazione non fosse procedure macchinose per non farsi male e che non fa lavorare, vorremmo che la formazione portasse conoscenza, padronanza e professionalità, questo sarebbe a nostro avviso il connubio di sicurezza e professionalità.


Vogliamo essere riconosciuti come professionisti, non come eroi