SUEM VV.F.
Lavoratori,
C’era una volta, in un tempo non molto lontano, un paese in cui le esigenze della popolazione venivano prima di ogni forma di comodità burocratica, approvata per risparmiare del denaro, che poi avrebbero in alternativa utilizzato per qualsiasi altra sciocchezza.
C'era una volta, un servizio di soccorso sanitario uniforme su tutto il territorio nazionale, in mano pubblica e votato all'incolumità ed all'interesse dei cittadini.
Decenni fa, già in linea con quello che avviene pressoché ovunque in Europa, il lavoro che attualmente viene svolto dal 118 veniva effettuato dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Oggi non è più così. In Calabria, ma non solo, il servizio è stato Regionalizzato e come spesso accade in questi casi, a sua volta appaltato a privati senza scrupoli che per stare dentro ad appalti in ribasso, risparmiano su tutto dalla dotazione dei mezzi, al materiale sanitario, fino alla precarizzazione selvaggia dei lavoratori, oggi ridotti alla stregua di volontari, pagati cioè solo con un modestissimo rimborso spese.
Questo ha comportato un abbassamento complessivo della qualità del servizio reso alla popolazione ed una allungamento dei tempi di risposta, oltre all'incapacità da parte degli operatori, già scarsamente formati e ridotti in molti casi a sole due unità, a dover ricorrere all'ausilio indovinate di chi? Proprio di quei vigili del fuoco ai quali, ironia della sorte, il soccorso sanitario è stato strappato.
Questi privati camuffati in associazioni di “volontariato”, in realtà macinano profitti a scapito del servizio reso alla popolazione e sulla pelle dei lavoratori. Questo sistema perverso e ancora poco inquadrato a livello nazionale, ha fatto si che il volontariato così come lo abbiamo conosciuto, valichi i confini fondativi e venga impropriamente utilizzato in sostituzione della macchina statale e di posti di lavoro veri e propri.
Un'attività di soccorso così ridotta all'osso da potersi definire un taxi per moribondi.
Ci fanno credere di essere al sicuro, e noi stiamo tranquillamente nelle nostre casette a mangiare patatine davanti alla tv, perché ciò che non abbiamo capito, è che può succedere qualsiasi cosa in qualsiasi momento ad ognuno di noi, nessuno è immune alle disgrazie, nessuno è esonerato dal rischio, ed è veramente inutile lamentarsi solo quando poi le cose accadono, e per quanto si possa essere risarciti, le persone un volta morte non tornano indietro.
USB RIVENDICA:
Un sistema di soccorso di qualità e fatto da professionisti;
La ripubblicizzazione dei servizi pubblici essenziali come il 118;
L'aumento delle ambulanze di tipo “ALS”, con il medico a bordo;
Una maggiore capillarità sul territorio, e l'istallazione di ambulanze in tutti i presidi VVF;
L'affidamento dell'elisoccorso a CNVVF;
L'assunzione di tutti i precari di 118 e di 115 per svolgere il servizio di soccorso sanitario.