STUDIAAAAA!!! E' BRUTTO ESSERE IGNORANTI
Lavoratori,
qualche nostra mamma sicuramente in vario modo ci avrà spronato con simili espressioni. Potevano anche non averne un vero motivo ma si sa, le mamme ambiscono sempre al meglio per i propri figli.
Se in età scolastica lo si fa perché spronati, in età adulta lo si fa perché lo richiede la società, il mercato e il lavoro stesso, specialmente quando si hanno collaboratori alle proprie dipendenze e si diventa per loro un punto di riferimento obbligato.
Ovviamente bisogna però distinguere sempre la preparazione dall’informazione.
Ad esempio, un direttore regionale che fornisce dei numeri o comunque dei dati della sua amministrazione, si suppone che sia preparato. Un dirigente della Protezione civile che legge e riferisce poi quegli stessi numeri, si suppone sia informato ma, non essendo appartenente a quella amministrazione, non potrà mai sapere se quei dati sono veritieri e comunque non è tenuto a saperlo.
Allorquando una terza persona li contesterà, il secondo potrà sempre trincerarsi dietro al fatto che questi sono i numeri o i dati che il titolato o comunque la persona preparata gli ha fornito… eppure bastava leggere il D. Lgvo 127/2018 e si sarebbe evitato di scrivere numeri a caso nel Piano antincendio regione Abruzzo 2019, come quelli presenti al punto 1.6 sugli aeronaviganti, dato che il suffisso AIB non c’è più!
Vabbè, alla fine questi sono solo numeri… eppure per gli ingegneri dovrebbero avere un valore importante.
Il problema sorge quando con quei numeri si devono creare delle regole, come può essere il manuale operativo della componente aerea, che assume il rango di atto amministrativo.
Prima però, dobbiamo tenere ben a mente le fonti del diritto, e quindi la gerarchia delle stesse, e il brocardo “lex superior derogat inferiori” e per riflesso, i casi di antinomia ovvero il contrasto tra le norme e il concetto di dipendenza gerarchica e di dipendenza funzionale.
Dovrebbe essere noto che, per usare un espressione figurata, la Costituzione italiana è la sorgente da cui nasce il diritto. Secondo una gerarchia di forza decrescente, abbiamo poi le fonti primarie, le secondarie e in ultimo le consuetudinarie. Tra le fonti primarie annoveriamo i decreti legislativi, come ad esempio il n. 127/2018 e suoi precursori e tra le fonti secondarie, che sono i regolamenti amministrativi, citiamo ad esempio il Manuale di regolamentazione della componente aerea del CNVVF.
Eventuali antinomie, si risolvono mediante il rapporto di forza delle fonti, così come normato dall’articolo 12 delle preleggi al Codice Civile, ovvero secondo i principi generali dell’ordinamento giuridico dello Stato.
Dipendenza gerarchica e dipendenza funzionale sono poi la chiave di funzionamento di un sistema e sono compresenti all’interno di un ordinamento. Dipendenza gerarchica è ciò che nel D. Lgs 127/2018 viene chiamata sovraordinazione nel ruolo e tra i ruoli, dipendenza funzionale è ciò che segue la logica della funzione svolta, suffragata da un atto amministrativo. Per fare un esempio, gerarchicamente il capo del Corpo è al vertice della catena di comando di tutti noi 37.781 ma quando è a bordo di un natante o di un aeromobile, si ritrova ad essere in sottordine al comandante del mezzo, giusto come riportato nei vari manuali operativi.
A Pescara?
No, a Pescara no. Li la massima giuridica viene stravolta in “lex inferiori derogat superior”, forti di un manuale di regolamentazione della componente aerea che, per evitare imbarazzi di sorta, confonde e mischia funzione amministrativa con quella operativa, cancellando la sovraordinazione, riconoscendo solo le qualifiche, facendo si che un capo reparto abbia in sottordine ispettori e direttivi.
Da che mondo e mondo, negli ambienti fortemente gerarchizzati vige la regola non scritta di “abbassare il titolo e di alzare lo stipendio”, ma noi andiamo al supermercato e paghiamo la spesa con le pacche sulle spalle… eppure qualcuno parla di assunzione di responsabilità.
A nostro avviso, la palese sregolamentazione delle regole viene qui perfezionata dal connubio tra tre figure che sono il direttore regionale Abruzzo, il direttore centrale emergenza e il capo del Corpo… eppure sarebbe bastato solo che uno avesse letto quel manuale, scritto da un proprio ufficio, approvato da un secondo e recepito dal terzo.
Ancora una volta ci pare di riconoscere attuale la citazione di Seneca:
“che cosa, dunque, è il bene? È la conoscenza della realtà.
E il male? L’ignoranza”.
A proposito, l’immagine che abbiamo scelto non ha alcuna attinenza col corpo del comunicato ma ci è piaciuta perché questi tre asinelli hanno un espressione intelligente e poi tre è da sempre considerato il numero perfetto, il numero dell’amore.