Specialisti nautici: Dopo la carota… il bastone

La RdB-CUB presenta all’amministrazione le osservazioni alla bozza di riordino dell’Area Soccorso Portuale

 

 

 

 

Roma -

 

Dopo aver “accontentato” gli specialisti nautici con la distribuzione dell’indennità di specializzazione (istituita grazie alle lotte di questa O.S. e dei lavoratori), l’amministrazione sta studiando il modo per utilizzare a proprio piacimento il personale dei distaccamenti portuali.

Pur intravedendo una qualche volontà da parte dell’amministrazione centrale (dopo anni di disinteresse) di riformare il servizio antincendio portuale, ci lasciano perplessi i metodi con cui si vuol portare a termine il progetto, che risultano rigidi e penalizzanti per il personale specialista e per il settore portuale.

Senza esagerare, ciò che ha tenuto a galla per tutti questi anni la flottiglia dei vigili del fuoco è stata la professionalità e la passione degli specialisti nautici di tutta Italia; scontrandosi sempre con “l’ignoranza” di molti dirigenti provinciali e OO.SS. che hanno cercato in tutti i modi di affossare un servizio da loro ritenuto inutile ed improduttivo.

La RdB-CUB ha sempre creduto nella crescita della professionalità di tutte le componenti del CN.VVF, attraverso l’istituzione di nuove specializzazioni che, oltre a rendere i lavoratori altamente preparati in settori specifici, dovrebbero contribuire a rendere la busta paga un po’ più pesante.

I distaccamenti portuali vengono usati, nella maggior parte dei casi, come serbatoi di uomini da impiegare nei servizi più disparati e nei rimpiazzi; in barba alle Circolari Ministeriali che hanno ribadito più volte che il servizio antincendio all’interno dei porti va sempre garantito (legge n°690 del 13/05/1940), anche con il fuori servizio delle motobarche/pompa.

Un caso su tutti potrebbe essere quello di Ravenna, dove il dirigente provinciale ha inviato la squadra portuale a coprire il distaccamento di Savio, che dista dal porto ben venti chilometri, lasciando sulla MBP il solo personale di condotta.

Un altro aspetto delicato della “bozza” è la classificazione dei porti. Infatti viene ridefinita la classificazione di molti porti italiani (sedi che passano dalla I° alla II° categoria e viceversa), con conseguente contrazione del numero degli specialisti presenti in quei distaccamenti, a vantaggio di altri che si vedono proiettati in prima categoria solo a seguito di qualche incidenti di rilievo o per una nave in più che vi scarica.

Visto che la classificazione dei porti viene determinata con i dati forniti dai Comandi Provinciali dei VV.F., in collaborazione con le Autorità Marittime e Portuali, ci sorge qualche dubbio su come sia stato possibile fare ciò la dove non esiste un rapporto di collaborazione con le Autorità Marittime e, dove i comandi provinciali non perdono occasione per recuperare personale per il servizio di soccorso a terra.

Anacronistico è il fatto che, in alcuni porti Italiani è cresciuto in maniera consistente il traffico passeggeri e merci, specialmente dove si sono sviluppate le “Autostrade del Mare” ed i traffici “croceristici” e questi porti non sono stati presi in considerazione per un eventuale cambio di classe e, quindi si vedranno superare da altri che magari scaricano qualche tonnellata in più di rottami di ferro.

Non per ultimo, come accennato precedentemente, si persevera a considerare gli specialisti nautici come una sorta di “Jolly” da usare per ogni esigenza del comando in cui prestano servizio. In tutti i Corpi dello Stato, ma anche da noi (vedi Elicotteristi e sub), gli specialisti fanno solo gli specialisti, perché solo così possono dedicare tutto il tempo necessario all’addestramento, alle manutenzioni, all’aggiornamento dei documenti nautici, per evitare il più possibile il rischio di incidenti ed avarie.

La RdB-CUB, insieme ai lavoratori del settore, non permetterà di compiere l’ennesimo scempio ai danni dei lavoratori vigili del fuoco. Per questo ci attiveremo per aprire quanto prima un tavolo di confronto per poter finalmente cancellare il dualismo terra/mare, che tanti danni ha portato.

E’ ora di dire basta alle interpretazioni delle circolari da parte di dirigenti e capi servizio!

L’amministrazione vuole avere dei pompieri polivalenti, mentre gli interessi della RdB-CUB e dei lavoratori sono solo quelli di far crescere le varie professionalità e specializzazioni.

Non farti incantare dalle “Sirene”! Lotta con chi è dalla tua parte!