Soppresso il Nucleo subacqueo dei Carabinieri

Dal quotidiano di Trieste “Il Piccolo”del 07 maggio 2011

 

Soppresso per decisione del Comando centrale. Da lunedì il Nucleo subacqueo dei carabinieri di Trieste, la cui competenza territoriale si estende a tutta l'area del Nord Est, non esisterà più. Un fulmine a ciel sereno per i componenti del reparto considerato uno dei fiori all'occhiello dell'Arma: sette militari altamente specializzati, esperti di fondali marini, lacustri e fluviali, protagonisti negli anni di centinaia di ricerche: dal recupero di armi, munizioni, relitti e cadaveri, ai soccorsi in caso di alluvioni e allagamenti, fino al ritrovamento di reperti archeologici. Sul loro futuro, al momento, non esiste alcuna certezza, se non quella di venir impiegati in altre attività. E non necessariamente a Trieste. Dal comandante del Nucleo triestino, però, nessuna indicazione sulla nuova destinazione dei subacquei, "vittime" di una logica di razionalizzazione imposta probabilmente anche da risorse statali sempre più limitate. «Posso dire soltanto che abbiamo ricevuto un ordine perentorio da parte del Comando generale con il quale viene disposta, a partire da lunedì, la cessazione dell'attività - si limita a precisare il tenente colonnello Massimiliano Pigato. E quando un ordine arriva, lo si esegue». Una scelta difficile da digerire a cuor leggero, però, per i diretti interessati. Tanto che, coperto da anonimato, qualcuno di loro ha espresso la propria rabbia ai vertici nazionali del Supu, il Sindacato unitario del personale in uniforme, che ne hanno pubblicato un estratto sul proprio sito. «Siamo sconcertati - scrive l'autore dello sfogo - perchè tutto questo è stato deciso senza preavviso e nella determinazione del Comando generale non c'è alcun riferimento circa il nuovo impiego del personale specializzato. È mai possibile che una decisione tanto importante per le nostre famiglie sia stata presa con una leggerezza e velocità tale da non considerare la reazione negativa dei militari coinvolti?». La soppressione del Nucleo di Trieste, uno dei sette presenti in Italia, modificherà inoltre gli equilibri territoriali. Il presidio del Nord Est, attivo dagli anni '60, resterà sguarnito e, in caso di necessità, dovranno intervenire gli esperti del Centro di Genova.(m.r.)

Sarebbe troppo risibile e demagogico chiedere in questo momento ai nostri sommozzatori cosa ne pensano delle meraviglie di quel comparto e di quanto ambito sia condividerne i piaceri. Certo è che questo fatto, aldilà dell’allentamento del dispositivo di sicurezza istituzionale, avviene senza la possibilità che alcun rappresentante del personale possa entrarne nella discussione. Ne consegue che i militi imbarcano armi, bagagli e le loro famiglie e si spostano, se esiste la possibilità di essere impiegati in altri nuclei del territorio nazionale, o si vedono privati di emolumenti e professionalità.

“E quando un ordine arriva, lo si esegue” poco importa se sia “…deciso senza preavviso…con una leggerezza e velocità tale da non considerare la reazione negativa dei militari coinvolti”.

E’ mai possibile che i Vigili del Fuoco desiderino questo???


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