SOMMOZZATORI DI ROMA E VITERBO VITTIME DEL RIORDINO
Il giorno 18 marzo U.S., presso il nucleo sommozzatori di Roma, si è svolta una partecipata assemblea del personale a cui ha preso parte anche una rappresentanza del nucleo di Viterbo.
Il dibattito si è fatto subito molto acceso su tutti i punti che hanno portato USB alla dichiarazione dello stato di agitazione regionale del Lazio.
Gli effetti del riordino del CNVVF si stanno facendo sentire in tutti i settori del soccorso, compresi i nuclei sommozzatori di Roma e Viterbo (quest’ultimo ufficialmente chiuso). Questi nuclei devono garantire il soccorso acquatico nel Lazio e nell'Umbria con solo 28 unità, rispetto alle 42 previste, come presenti in molti nuclei di altre regioni. Il fatto che i nuclei del Lazio debbano coprire un territorio così vasto e vario con solo 28 unità, pensiamo sia la conseguenza di errate valutazioni nella stesura del “piano di rischio acquatico” e di processi ristrutturativi .
A tutto ciò si aggiunge, da parte del comando di Roma, la sottrazione delle Guide per “rimediare” alla carenza di autisti; cosa che, pur recuperando 6/7 Guide, di certo non risolverà il problema.
Al contrario questa operazione limiterà inevitabilmente alcune tipologie di soccorso come, ad esempio, la profondità di immersione, le ricerche strumentali, e quelle speleo-subacquee. La questione delle Guide deve far riflettere tutti i lavoratori sul fatto che sempre più spesso certe figure professionali, ma anche specialistiche, siano divenute per l’amministrazione un “vuoto a perdere”: oggi mi servi, ti formo, domani ti riciclo per tappare i buchi creati dal riordino del CNVVF! Tutti dobbiamo capire che prima o poi questo modo di attuare tagli generalizzati ci sottrarrà altro terreno da sotto i piedi, fino ad essere inghiottiti da questo buco nero. Già nel lontano 2001 l’allora RdB (oggi USB) si oppose ad una riorganizzazione del servizio sommozzatori con una manifestazione nazionale e con la minaccia di far riconsegnare tutti brevetti. Poi al tempo del tavolo tecnico sulle dotazioni organiche abbiamo sempre respinto con forza la chiusura di alcuni nuclei sommozzatori e la riduzione generalizzata di tutto il personale nei comandi. Anche in quella occasione i sindacati firmaioli e concertativi si sono solo preoccupati di aggiustare qualche numeretto qua e là, senza promuovere nessuna azione di contrasto a questa opera di smantellamento, e oggi come allora appoggiano la politica dei tagli al soccorso tecnico urgente.
Abbiamo visto i colleghi sommozzatori determinati a contrastare questa opera di disfacimento, evidenziando i sacrifici fatti, evidenziando malleabilità, per far crescere la propria professionalità e dare ai cittadini un servizio di soccorso sempre all’altezza delle aspettative. In attesa che si svolga il tavolo di raffreddamento, ricordiamo di sospendere la mobilità forzata delle Guide per non incorrere in un atto pregiudizievole proprio su uno dei principali motivi che ci ha spinti ad indire lo stato di agitazione. Vedremo se e cosa ci porterà il tentativo di conciliazione ma, siamo pronti ad intraprendere ulteriori forme di lotta ancora più incisive insieme ai lavoratori .
CONTRO LA POLITICA DEI TAGLI USB TI RENDE PROTAGONISTA: SOSTIENICI!