Social Forum: i "pompieri" vigilano
A Firenze i Vigili del Fuoco confermano i loro compiti istituzionali respingendo l’idea del “pompiere-poliziotto”
Nei giorni passati si è tenuto un incontro fra l’Ispettore Regionale della Toscana e le OO.SS. RdB-Cgil-Cisl-Uil per discutere il piano d’intervento in occasione del Social Forum Europeo. Il piano prevede il potenziamento del servizio di soccorso del comando di Firenze ricorrendo a personale proveniente dai comandi della Regione per circa 90 Vigili del Fuoco. Essi alloggeranno presso la sede di Firenze-Ovest all’interno di tende pneumatiche. Durante la discussione la RdB ha sottolineato e preteso con forza, ancora una volta, che i Vigili del Fuoco non possono essere impiegati in nessun caso in servizi di ordine pubblico ma solo ed esclusivamente in interventi di propria competenza ( tutela della vita umana ed estinzione incendi) laddove le condizioni di sicurezza per la squadra lo consentano. Dopo che tale passaggio è stato inserito nel verbale della riunione la scrivente Organizzazione ha richiesto che prima dell’inizio dell’operatività del piano venga tenuto dal Comando un briefing con i responsabili dei distaccamenti e dei Capi-Turno su quali debbano essere le disposizioni su come intervenire su situazioni complesse conseguenti ad eventuali disordini di piazza. Tale dispositivo, alla luce del carattere pacifico e culturale del Social Forum Europeo, appare alla RdB certamente al di sopra della realtà, tenendo conto anche del fatto che nessun Vigile del Fuoco della Toscana è stato fatto intervenire nelle zone dell’evento sismico della Sicilia Orientale e del Molise, privando in tal modo le popolazioni colpite dall’apporto della Colonna Mobile Regionale. Per questa ragione, riteniamo che da parte degli organi istituzionali ci sia un tentativo per aumentare la tensione intorno al Social Forum. Infatti sono vari i soggetti che soffiano sul fuoco affinché possano accadere fatti tali da occupare le prime pagine dei quotidiani utili a regolare partite politiche all’interno degli schieramenti e a screditare l’intero movimento. Movimento che, va detto, ha diluito nel corso del tempo il carattere anti-liberista dal momento che sono entrati all’interno formazioni politiche e organizzazioni sindacali che in tutti questi anni hanno proposto e condiviso una politica di attacco ai diritti, alle garanzie e alla qualità della vita dei lavoratori, riducendo l’intero stato sociale, creando i presupposti per il “Welfare dei miserabili”.