SITUAZIONE ORGANICO NELLE SEDI DISTACCATE (VS. NOTA Prot. 32497 del 18/10/2024)
A: Comando Vigili del Fuoco Padova
Ing. Giuseppe Lomoro
OGGETTO : SITUAZIONE ORGANICO NELLE SEDI DISTACCATE (VS. NOTA Prot. 32497 del 18/10/2024)
Egregio Dirigente,
riscontriamo la Vs. nota indicata in oggetto considerando che una scelta di questo tipo meriterebbe come minimo una convocazione concertativa e non un parere scritto da parte delle OOSS, anche coinvolgendo i lavoratori che operano nella sede coinvolta come stiamo facendo noi e che ad una prima ricognizione sono contrari.
Siamo consci che la grave carenza di organico possa determinare scelte non sempre condivisibili da parte di una Organizzazione Sindacale come la nostra che da anni denuncia, in tutte le sedi competenti, una classificazione adeguata del Comando di Padova.
Paghiamo la scelta del passato di aprire una nuova sede, ritenuta una vittoria da parte di alcuni e soprattutto del dirigente dell’epoca, senza tener conto che sarebbe servito anche il personale oltre alla struttura. Benché si sia sviluppata una copertura più capillare nella provincia, a tutti gli effetti, c’è stato un taglio dell’organico.
Ora , considerando l’esiguo numero complessivo di personale, si è costretti a valutare alcune priorità operative che interessano il soccorso. La scelta di far ricoprire alla sede di Abano T. le competenze territoriali della sede centrale, in caso di criticità, ha dimostrato la carente risposta operativa della stessa sede Centrale del Comando di Padova parimenti la temporale chiusura del distaccamento può risultare fallimentare. D’altronde se la sede è stata decretata senza prevedere il personale è anche corretto che la stessa sede supporti la sede centrale punto nevralgico nel sistema di soccorso provinciale.
Anche assegnare supporti (ABP, AS, AG) alle sedi distaccate si è rivelato ininfluente se non si dispone di personale se non attraverso continui viavai di autisti dalle altre sedi. Le conseguenze si possono constatare ogni giorno e più precisamente quando si risponde ad una richiesta di intervento con due o addirittura con tre mezzi avendo comunque una configurazione e una disponibilità di personale da sede di sola squadra base (5 unità). Non è certamente assegnando ulteriori automezzi che si risolve la mancanza di personale.
Entrando nel merito della richiesta di una Organizzazione Sindacale inoltrata dalla S.V. per un parere non possiamo che esporre alcune valutazioni che si rendono necessarie per eventualmente attuare un tale cambiamento:
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La sede di Este è la più lontana dalla sede centrale e non dispone di ulteriori risorse in caso di interventi che richiedano la presenza di ulteriori squadre e/o automezzi. La sede centrale di Rovigo dista più di mezz’ora di percorrenza se prendiamo in esame il percorso Rovigo-Este. Più lungo il tragitto Este-Legnago.
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Il distaccamento di Este è classificato, erroneamente secondo il nostro punto di vista, SD3 prevedendo in pianta organica 6 vigili e 2 qualificati per turno che garantiscono 5 e a volte 6 unità presenti. Quando sono presenti 6 unità non si sa per quale motivo la sesta venga inviata in centrale quando la stessa Centrale è sopra i numeri minimi e senza nessuna esigenza particolare. Se in una sede distaccata sono presenti 6 unità non è necessario spostare l’unità in più anzi, si dà la possibilità di operare con più sicurezza senza creare un danno ai colleghi costretti a cambiare sede, senza aggravare le spese che l’amministrazione sostiene per missioni, ore guida, mezzi di servizio e carburanti. Almeno con 6 unità presenti si possono svolgere gli interventi con maggior sicurezza e con l’impiego di più automezzi. Questa prassi, rappresentata a diversi dirigenti, non è mai stata presa in considerazione.
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Este ha a disposizione due APS, una AS, una ABP oltre ad altri mezzi per interventi in ambito acquatico e boschivo.
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Molto spesso gli interventi vengono svolti con l’impiego di più automezzi considerata la distanza con le altre sedi VF; distanza che non garantisce il fabbisogno operativo nel caso di interventi rilevanti (Il Comando di Rovigo ha solamente una AS e Legnago ha a disposizione una sola APS).
Per questi motivi crediamo che, prima di rendere operativa una così drastica ipotesi, il Comando non debba valutare la sola richiesta di una Organizzazione Sindacale e riportarla alle altre, scaricandone le responsabilità e la decisione, ma effettuare un riscontro statistico e peculiare dell’attività svolta, il territorio, la popolazione coinvolta e successivamente convocare le OO.SS.
Da parte nostra, come nel passato, ci rendiamo disponibili a far fronte comune verso la politica locale, nazionale e il Dipartimento per una seria rivendicazione che spesso i dirigenti passati hanno sottovalutato per fini carrieristici e che ha lasciato la sola USB a rivendicare.
Per il Coordinamento Provinciale USB VVF Padova
Enrico Marchetto