SITUAZIONE NAZIONALE NUCLEI SOMMOZZATORI
Alla Direzione Centrale per le Risorse Umane
Prefetto Darko PELLOS
e p. c. Al Ministro dell'Interno
On. Matteo SALVINI
Al Sottosegretario di Stato all'Interno
On. Stefano CANDIANI
Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Salvatore Mario MULAS
Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Fabio DATTILO
Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
Oggetto: situazione nazionale Nuclei Sommozzatori.
Questa Organizzazione Sindacale, ormai da anni denuncia lo stato di abbandono dei Sommozzatori da parte di questa Amministrazione, perché non basta aver definito un ‘’Ruolo’’ per ridare prestigio e considerazione a quei lavoratori che sono sempre uno dei fiori all’occhiello del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco; USB chiede di dare un segnale forte e incisivo alle aspettative dei nostri Sommozzatori.
Ad oggi i circa 430 Sommozzatori dei Vigili del Fuoco, gli unici tra tutti i corpi civili e militari, ad avere una struttura capillare sul territorio a copertura totale, ovvero 24 ore su 24, 365 giorni all’anno e ad essere numericamente il maggior corpo di subacquei dello Stato, contribuiscono a rendere più sicuri:
- 7600 km di costa marina complessiva;
- 234 fiumi (i principali corsi d’acqua);
- 569 laghi naturali con una superficie maggiore di 0,2 KMQ;
- 183 laghi artificiali con superficie pari a 1KMQ o un volume di oltre 5 milioni di metri cubi;
- 4000 specchi d’acqua di dimensioni più piccole, nel solo arco alpino.
Attualmente il servizio sommozzatori dispone inoltre, facendo sempre leva sull'esiguo organico attuale, di personale in possesso di ulteriori abilitazioni che viene mobilitato in assetto di Task-Force che elenchiamo di seguito:
- Operatori sommozzatori abilitati per interventi in assetto speleosubacqueo avanzato per operare in ambienti ipogei(grotte allagate) o ambienti assimilati; ricordiamo che siamo l'unico corpo dello stato abilitato per il soccorso in questi tipi di scenari. Gli stessi sono suddivisi in 4 Distretti con una pianta organica su tutto il territorio di 48 operatori, tale personale speleosub nell'ultimo decennio ha espletato circa 30 interventi di rilevanza nazionale con all'attivo 6 salvataggi a persona. Attualmente l'organico reale è di 26 operatori;
- Di operatori abilitati alla ricerca strumentale integrata con sonar e ROV per interventi di ricerca e recupero a profondità elevate .Anche per questo tipo di attività sono attivi circa 20 operatori divisi in 4 Macro aree;
- Di operatori abilitati per immersioni con l'utilizzo di Miscele sintetiche per operare nell'alto fondale .Sono stati ripartiti in 3 macro aree con una pianta organica teorica di 36 operatori.
USB vuole sottolineare che tutte queste attività ,complementari ma talvolta fondamentali per il servizio sommozzatori del CNVVF, vengono assolte con un numero sempre più esiguo di sommozzatori; considerando che l'ultimo Decreto di riorganizzazione e riassetto del CNVVF ha indebolito fortemente la componente sommozzatori stabilendo una riduzione drastica delle piante organiche e riducendo i Nuclei Sommozzatori da 28 a 21 sedi. Le ripercussioni di questi tagli lineari sono stati a discapito della popolazione e del personale smzt che si è visto all'improvviso un blocco dello sviluppo di carriera e per alcuni meno fortunati , anche lo spostamento della propria sede di servizio , con tutti gli annessi e connessi legati.
USB denuncia che il Servizio Sommozzatori è a rischio chiusura, viste le dissennate scelte delle passate legislazioni e che ad oggi non sono ancora state sanate, quindi tra qualche anno, purtroppo, non parleremo più dei Vigili del Fuoco Sommozzatori.
USB ritiene che questa Amministrazione oggi debba fermare questo tracollo.
USB ricorda che mancano 110 Sommozzatori rispetto alla pianta organica teorica e che altri 60 andranno in pensione entro 4 anni. In media ogni 2 anni e mezzo l’Amministrazione riesce a mettere a punto un corso formativo che abilita circa 40 nuovi sommozzatori, ma per la decadenza del settore le domande di partecipazione sono in netto calo (basta guardare l’ultimo corso sommozzatori).
Nelle ultime occasioni, pur di racimolare candidati, il limite di età in ingresso alla selezione è stato alzato a 37 anni e all’attuale corso è stato elevato a 38 anni.
A tutto questo si aggiunge il ben noto problema dell’innalzamento dell’età media dei Vigili del Fuoco dediti tutti ad un lavoro in cui, purtroppo, l’età incide pesantemente, un esempio su tutti l’età media dei componenti al nucleo sommozzatori di Roma e Milano che è più di 45 anni.
USB rimarca che gli ultimi tagli alla spesa pubblica hanno ridotto le piante organiche e decretato la chiusura di alcuni nuclei, mentre altri sono stati posti “sotto osservazione” e quindi non ricevono più nuovo personale, non fanno più corsi di formazione e la stessa manutenzione tecnica è ridotta al minimo, ovvero sono destinati ad agonizzare. Il paradosso è che questi nuclei gravano su territori che la stessa Amministrazione classifica al più alto rischio acquatico:
FERRARA, SALERNO, COMO: nuclei chiusi definitivamente.
LA SPEZIA, GROSSETO, VITERBO, BRINDISI: sotto osservazione.
Chiaramente per chiudere un nucleo sommozzatori basta banalmente una firma del dirigente pubblico di turno, per costituirne uno nuovo occorrono anni d’impegno continuo da parte di persone determinate, volenterose, capaci, altruiste e preparate.
Concludiamo dicendo che per sciogliere i nodi organizzativi e garantire un futuro alla Specializzazione e alla sicurezza della popolazione:
- USB chiede la creazione di un meccanismo di passaggi di qualifica a ruolo aperto all'interno del “Ruolo Sommozzatori “ in analogia a quanto posto in essere nel precedente ordinamento in regime di diritto privato per il settore aeronavigante. (pre 2006). Infatti USB ritiene che sia impensabile creare un ruolo per le specialità del corpo, tra cui anche per la componente sommozzatori, adottando gli stessi meccanismi di passaggi di qualifica del personale generico che espleta funzioni tecnico operative, assoggettando tagli lineari fatti in precedenza in merito alla ripartizione elle piante organiche. È altresì impensabile creare un esercito di specialisti senza generali che comandano, coordinano e gestiscono. Pertanto, viste la peculiare condizioni lavorative che abbiamo e considerato che tanti operatori sommozzatori a causa delle riduzioni delle piante organiche rimarranno nella qualifica d'ingresso fino al pensionamento , chiediamo pertanto un'articolazione di carriera a ruolo aperto dal Vigile (di qualifica) al capo-reparto.
- USB chiede una sanatoria per il personale attualmente inquadrato nella qualifica di Capo reparto e capo reparto esperto con un transito nei ruoli degli ispettori.
- USB chiede lo sblocco delle piante organiche di tutti i Nuclei per rinfoltire le sedi di Nucleo, riabilitare i nuclei posti “sotto osservazione” e riaprire i tre nuclei chiusi e quindi sollecitare nuovi corsi d’ingresso, per reintegrare le carenze attuali e previste.
Per quanto sopra esposto, data la delicatezza dell’argomento, rimaniamo disponibili per un confronto costruttivo verso un giusto riconoscimento della specializzazione dei Sommozzatori. Si segnalano, inoltre, alcune anomalie dal territorio in riferimento alle assegnazioni dei neo sommozzatori i quali occuperebbero dei posti in assegnazione senza una previa ricognizione del personale già in ruolo; è di nostro avviso che necessiterebbe un maggiore allargamento di posti in mobilità atti a dare a TUTTI la possibilità di avvicinamento a casa. Si chiede una maggiore attenzione nello studio dei vari nuclei SSA in riferimento alla operatività reale di molte sedi (non sempre il numero di unità corrisponde al numero reale di brevetti attivi) questo proprio in funzione del diverso rapporto che gli specialisti hanno tra la mansione e la funzione (per una operatività reale i nuclei si basano sulla piena operatività dei brevetti e non sul numero di dotazione organica – per questo motivo è importante cercare di ampliare la dotazione generale alla luce proprio della particolare figura professione in parola).
Si ricorda, con la presente, che situazioni come la Sicilia (che presenta un territorio particolare) necessitano di particolari attenzioni come di contro è da non sottovalutare l'enorme carico di lavoro che il centro, Roma, ha attualmente; con Milano che ha 24 sommozzatori, ma attualmente sono solo 19 gli operativi (questi alcuni degli esempi che portiamo all'attenzione).
Siamo sicuri che questo nostro contributo non passerà inosservato e suggeriamo un incontro specifico che tratti questo argomento delicato e molto importante per l'operatività di questo settore strategico.