SISTEMA PREVIDENZIALE

dopo il fallimento dei fondi pensione, continua il balletto su scaloni e scalini !!

 

 

 

 

Roma -

Lavoratori,

dopo la pubblicazione dei dati sul TFR, che indicano una adesione dei lavoratori inferiore al 19%, con tutto ciò che questi hanno investito danari in pubblicità unilaterale (non sono stati messi a disposizione spazi di controinformazione alla posizione del governo), e utilizzato il trucco del silenzio assenso, il governo ed i sindacati (cgil, cisl e uil) comunque si attrezzano ed affilano le falci per mettere mano alla previdenza pubblica. Questo conferma che i lavoratori sono in grado di comprendere, quando sono indirizzati bene, che il loro futuro non può essere investito in borsa! Una prima vittoria del sindacalismo di base. Oggi invece leggiamo che autorevoli esponenti politici di destra e di sinistra corrono in aiuto al governo, il quale si era preso l’impegno di eliminare lo scalone previdenziale, pontificando dall’alto della loro autorità per mandare in pensione tutti i lavoratori indiscriminatamente a 60 anni , ed anche chi svolge turni h/24 (attività usuranti). Quando parliamo di lavori usuranti non lo facciamo tanto per dire, parliamo cioè di vigili del fuoco che espongono giornalmente il loro organismo all’irraggiamento di fiamme libere, o anche al contatto con incendi di sostanze pericolose a partire dall’amianto. Ancora peggio è il solo fatto di rimanere influenzati dallo stress dell’attesa, dalle sollecitazioni cardiache provocate dagli allarmi e /o sirene, dalla guida in soccorso e il prefigurarsi dello scenario di intervento, tutti fattori stressogeni in grado di minare la stabilità psicofisica di qualsiasi operatore. Crediamo ci siano tutti i presupposti per definire il nostro lavoro più usurante rispetto a tanti altri lavoratori e politici di turno. Rimanendo alle dichiarazioni dei vari “galli” della confindustria, della banca d’Italia, del parlamento europeo, circa le modalità per intervenire sul sistema previdenziale, pareva “quasi normale”, sentirsi indicare, dall’alto della loro ricchezza, la strada da seguire per vivere e quindi ipotecare le nostre aspettative di vita futura. Sono invece inaccettabili e per niente legittime queste uscite a sorpresa, ma regolamentate cadenzate nel tempo, di un governo che rinnega il mandato dei cittadini e dei lavoratori ricevuto in virtù di un programma, in cui è scritto che la riforma del governo di destra deve essere cancellata e rivista. Oggi come ieri, utilizzano i mezzi di informazione, propagandano che i vigili del fuoco a 57 anni di età anagrafica sono tropo giovani per andare in pensione! Evitiamo commenti, senza scendere sullo stesso terreno di discussione in cui si parla dei costi dell’eliminazione dello scalone, perché lo hanno fatto autorevoli esponenti, evidenziamo solo che basterebbero i contributi aggiuntivi che ci hanno appioppato con l’ultima finanziaria per rimanere in equilibrio con le spese. Oltre a chiedersi, e non entriamo nel merito: che utilizzo viene fatto dei nostri contributi oppure a cosa servono ( mobilità, cassa integrazione, assistenza….) ? Ne vogliamo aprire scontri tra generazioni “di poveri” padri contro i loro figli, tra occupati e disoccupati o tra lavoratori attivi e passivi, la realtà è che i padri oggi sono obbligati a lavorare fino alla morte, in quanto devono sostenere i figli sempre più precari e disoccupati, questi sono i terreni di confronto che servono a chi ci deve sottrarre le nostre pensioni. Contro questi subdoli meccanismi innescati ad orologeria per rubarci le nostre pensioni e le nostre liquidazioni abbiamo già manifestato e scioperato, ma non basta! Bisogna preparasi a mobilitazioni più incisive per ripristinare pensioni pubbliche, più dignitose e calcolate con il sistema retributivo.

 

Contro lo scippo del nostro futuro teniamo alta l’attenzione, di solito gi accordi li sottoscrivono con i lavoratori in ferie !!!