Siracusa
documento unitario
Cari Colleghi,
giorno 22 sulle pagine della Sicilia è apparso un nostro articolo riguardante la temuta chiusura del Distaccamento di Augusta Terra: siamo davvero stupiti della velocità con la quale il nostro Dirigente, smentendo se stesso, il giorno dopo sulle pagine dello stesso quotidiano, martedì 23 ottobre, ha solertemente replicato. La nostra osservazione trova fondamento sull’applicazione della Legge di Stabilità voluta dal Governo Monti relativamente all’eliminazione degli affitti delle Pubbliche Amministrazioni o le cosiddette locazioni passive attraverso il decreto varato lo scorso 31 luglio 2012.
Il nostro intento era e rimane politico e non strumentale con la nostra Amministrazione e serve a spingere e chiarire vicende nebbiose che si trascinano ormai da tanto, troppo tempo tra le parti in causa.
Siamo stati definiti “inventori sindacali” e francamente sorridiamo di questa attribuzione: almeno il nostro cervello continua a funzionare per creare nuove idee e rinnovato impegno. Per dovere di informazione ci preme puntualizzare che avremmo voluto una maggiore incisività e velocità da parte del nostro Dirigente a risolvere i problemi quotidiani che si rincorrono senza soluzione ogni giorno dal più piccolo al più grande, invece no! Tutto fermo parcheggiato come se non esistessero! Nel nostro Comando non si muove nulla e questa “nave alla deriva” sta andando a cozzare su numerosi scogli per poi affondare con tutto l’equipaggio. Nessuno parla, nessuno si accorge di liquami che piovono dal tetto, della sporcizia che regna sovrana, i mezzi di soccorso insufficienti, le sedi che rimangono nei sogni e nei progetti, la vigilanza antincendio portuale e del circondario marittimo affidata ai privati privilegiati e “gravemente” ben voluti dalla nostra Dirigenza contro ogni Legge dello Stato e poi la mensa di servizio, i mezzi navali fiore all’occhiello del servizio portuale distrutti che ci vengono per primi assegnati e per primi sottratti, attrezzatura inesistente, autorimessa che funziona a corrente alternata, una organizzazione del lavoro fai da te e via via un lungo elenco che non finisce mai: lì nessuna velocità di azione; al contrario, si nasconde il pattume sotto il tappeto. Cari amici ma di cosa parliamo di beghe giornalistiche, o di politica sindacale…? Abbiamo scelto di rimanere in ambito “familiare” per lavare i panni sporchi in casa e non di replicare sui giornali evitando una inutile vergogna agli occhi dei cittadini di questa provincia. Chiediamo infine al nostro Dirigente, auspicando la stessa velocità che ha avuto nel replicare sulla testata giornalistica locale, di adoperarsi verso chi giornalmente e seriamente lavora per il bene di tutti i lavoratori e per la stessa Amministrazione.