SINDACO DORIA DOVE SONO GLI IDRANTI A GENOVA ?

Genova -

Al Sindaco di Genova

Marco Doria

e p.c.

Vice Sindaco

Stefano Bernini

Organizzazioni Politiche Genovesi



Sindaco di Genova,

la situazione drammatica che vive quotidianamente la “Superba” è dimostrata dagli eventi che quotidianamente confermano una politica lontana da tre vocaboli che dovrebbero essere ripetuti come il “vangelo”:

SALVAGUARDIA, PREVENZIONE, PREVISIONE

I cittadini e di conseguenza i Vigili del Fuoco subiscono le “non scelte” che la classe dirigenziale di questa città ha consciamente deciso di intraprendere.

Viviamo in un territorio estremamente fragile, dove si passa dal fuoco all'acqua in un attimo, dove noi pompieri con 63 uomini presenti sulla provincia cerchiamo di tamponare “una emorragia” che sovrasta le esigue risorse messe in campo.

Vediamo cantieri faraonici, imponendo oltretutto violenti espropri, dove si spendono soldi dei contribuenti per progetti inutili alla sopravvivenza delle persone e per il miglioramento della vita futura di questa comunità.

In questa condizione sociale incomprensibile dalla logica della sopravvivenza, ci troviamo costantemente a combattere la realtà precaria del soccorso che, in un paese democratico e industriale come il nostro, non dovrebbero esistere.

Parliamo di idranti antincendio, una rete essenziale data in mano ai privati, dove il profitto impone scelte aberranti; scelte che mettono a serio rischio l'incolumità dei cittadini e dei Vigili del Fuoco. Una rete insufficiente, esente da manutenzione, dove ogni volta che ne abbiamo bisogno troviamo situazioni inefficienti, non funzionanti ed in altri casi anche inesistenti.

L'incendio del Monte Moro ha dimostrato quali risorse sono state sprecate per colpa di una rete assente.

Se quel giorno i pompieri avessero avuto un idrante disponibile, tutto sarebbe stato più semplice, invece la situazione è degenerata causando danni irreparabili sia del patrimonio boschivo che economico, ma soprattutto è stata messa a rischio l'incolumità dei cittadini.

Oggi denunciamo alla giunta comunale un punto fondamentale ed essenziale tra molti, quello della rete idrica antincendio che garantisce la salvaguardia alle persone e delle cose, mentre ci troviamo a operare con un aumento esponenziale del rischio per la nostra vita a causa delle vostre inadempienze.

Oggi dal lontano incendio del 2009 del Monte Fasce apprendiamo un inizio di presa di coscienza, ma non basta. Per risolvere questa situazione dovete iniziare a ragionare con la testa di chi si trova quotidianamente a vivere l'Emergenza dell'Emergenza e con quella dei cittadini che attendono un servizio pubblico, efficiente e pronto a rispondere ai pericoli quotidiani.