SICUREZZA DELLE SEDI DI SERVIZIO

Bologna -

 

Un fatto grave come il tentato furto di una autopompa avvenuto pochi giorni fa a danno di un comando di questa regione, ci impone una seria e attenta riflessione sul livello di sicurezza delle nostre sedi di servizio da intrusioni esterne, non è certo il primo caso di furto avvenuto all’interno di una sede dei vigili del fuoco. Negli anni ne abbiamo avuti diversi di furti, anche in questa regione, anche di materiale molto delicato, come lance termiche. Ma mai si era portata via un’autopompa, per fortuna il furto è stato sventato a poche decine di metri dalla sede centrale per il pronto intervento di un agente di polizia. Cosa sarebbe successo se il ladro avesse proseguito per strada? Cosa sarebbe successo se avesse travolto qualcuno? Considerata la massa e la stazza dei nostri mezzi, l’epilogo poteva essere tragico, tutti noi ricordiamo le immagini di Nizza, quello che serve per il soccorso potrebbe servire anche per scopi criminali.

Inutile indugiare oltre, credo che le conseguenze di un atto come il furto di un’autopompa siano chiare a chi è in indirizzo, come chiare sono le responsabilità dell’amministrazione nel mettere al sicuro i propri beni, come i propri dipendenti.

Da quando non abbiamo più figure come l’ausiliario, il discontinuo, le sedi di servizio, in modo particolare quelle distaccate, rimangono sguarnite di ogni presidio una volta uscita la squadra. Oltretutto la maggior parte delle sedi, ha un perimetro permeabile, le autorimesse, i locali sono spesso aperti all’interno dell’area della sede, anche la dove possibile chiuderli, non sempre vi è il tempo di fare un accurato giro di controllo di porte e finestre prima di uscire per una chiamata di soccorso. Quindi l’eventuale malintenzionato si troverà sedi senza nessuno che le presidia, di facile accesso nel perimetro e di facile accesso ai locali interni, diremo una pacchia per chi vuole delinquere. Duole ricordare che in passato alcune attrezzature sottratte da una delle nostre sedi di servizio sono state ritrovate dalla polizia in luoghi dove era avvenuta una rapina con scasso.

La realtà è che oggi chiunque si può introdurre in una sede dei vigili del fuoco senza grandi problemi facendo danni, sottraendo attrezzatura, DPI, mezzi.

Sarebbe opportuno installare sistemi di monitoraggio in remoto delle sedi, rispettando la norma sulla sorveglianza dei posti di lavoro chiaramente, quindi il controllo deve riguardare i punti di accesso  e il perimetro, pensare a sistemi di allarme perimetrali antintrusione, dovrebbe essere migliorata l’illuminazione delle sedi, sarebbe poi indispensabile aumentare il personale, gli organici sono all’osso, oggi le sedi distaccate non sono più presidiate e questo è grave, non solo per la custodia dei beni dell’amministrazione, ma anche per il  soccorso. Sono alcune considerazioni di cui si può tenere conto, non spetta al sindacato dare soluzioni, a noi spetta il compito della denuncia, ma qualunque soluzione si voglia mettere in atto per migliorare la sicurezza delle sedi, chiediamo che i fondi necessari a questo scopo sia accreditati ad hoc, che non si sottraggano dalle già esigue risorse per la manutenzione delle sedi, che già versano in condizioni precarie e delle quali dovremmo presto parlare, sarebbe infatti necessario pensare ad un progetto mirato al miglioramento della sicurezza in senso lato, che tenga conto quindi di miglioramenti strutturali.  Certi di un suo sollecito riscontro, le porgiamo distinti saluti.

 

Per il Coordinamento Regionale USBVVF

Ciro Bartolom