SIAMO SOLO VIGILI DEL FUOCO!
I vari incendi che si sono verificati in Sicilia, tra Palermo, Catania e non solo hanno fatto si che i riflettori si accendessero sull'assenza di attrezzatura necessaria per i vigili del fuoco che, di anno in anno, si trovano costretti ad affrontare le emergenze alla meno peggio.
"Siamo solo dei vigili del fuoco"
Nel corso di queste settimane abbiamo avuto modo di affrontare varie emergenze e segnalare alcune delle problematiche legate al corpo dei vigili del fuoco che da diverso tempo, fronteggiano le emergenze con pochi mezzi e uomini a loro disposizione... di pacche sulle spalle siamo pieni caro ministro Salvini....
Il tutto è stato messo in evidenza anche dalle continue emergenze nate a causa degli incendi che sono divampati nella nostra regione. Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è dettato dall'incendio nato lungo il litorale catanese alla Plaia e dall'ultima emergenza nel territorio palermitano. A quello che abbiamo appena esposto va aggiunto un altro tassello del puzzle, ovvero quello relativo ad una lunga serie di problematiche legate anche alla manutenzione delle caserme. (Sono antisismiche? Costruite dopo gli anni 80?)
Ecco che oggi il focus però si concentra su altro aspetto: ovvero il ritardo delle convenzioni a favore dei vigili del fuoco...... prima accade l'impensabile, poi tutti in pompa magna! Non funziona così! Proprio no!
Allarme incendi e rischio idrogeologico sono pane quotidiano....ma l'Etna? I continui terremoti nell'agrigentino, sono notizia già nota! O pompa magna, o diventa routine e non fà più notizia!
Durante i giorni scorsi, il presidente Nello Musumeci, come riportato da Cataniatoday, ha dichiarato: "Sono emerse tante criticità sul piano delle emergenze. Quella della Playa rimane una delle zone dal punto di vista del rischio incendi tra le più complesse e vulnerabili di tutta la provincia etnea (da anni denunciamo che ci vuole un piano di previsione, preventivo e di salvaguardia, oltre ad un efficiente dispositivo di soccorso efficiente, con uomini e mezzi reali). Ognuno deve compiere il proprio dovere. Il piano servirà a definire tutto quello che è necessario fare e chi lo dovrà fare".
Dal canto nostro, commentiamo: "Noi da anni chiediamo alla Regione e al Ministero di attuare la prevenzione per quanto riguarda gli incendi e il rischio idrogeologico. Il nostro clima in pochissimo tempo è cambiato radicalmente, in estate si sono verificati degli incendi di vaste dimensioni insieme a bombe d'acqua che si sono abbattute sul nostro territorio, in lungo e in largo, in ogni provincia".
"Due settimane fa una bomba d'acqua si è abbattuta sul territorio di Mascali e abbiamo risolto l'emergenza come potevamo. Quanto detto però torna a porre l'attenzione sul medesimo punto: il territorio cambia, il tempo anche e le emergenze si evolvono con essi. Abbiamo bisogno della giusta attrezzatura".
"Tutto dovrebbe essere pronto a maggio"
"Proporre l'attivazione delle convezioni tra il 5 e il 6 agosto per gli incendi boschivi... Pensiamo sia troppo tardi. Questo genere di provvedimenti dovrebbero essere pronti già a maggio, mentre a fine estate dovremmo avere tutto pronto per poter fronteggiare i rischi idrogeologici".
"Facciamo riferimento alla pulizia preventiva dei viadotti, ad esempio la cosa che ci chiediamo è la seguente: perché intervenire, cercando di cambiare le cose, solo quando si sono verificate delle disgrazie che avremmo magari potuto fronteggiare in modo totalmente diverso?".
Oltre a tutto ciò, vogliamo i nostri soldi, quelli degli straordinari del 2018.... vogliamo rispetto....le pacche sulle spalle e le parole, stanno a zero!