Si riapre il conflitto nella regione Calabria

Lamezia Terme -

Una S. Barbara in autostrada - messaggio al capo dipartimento!

Una risposta all’arroganza del ”nuovo ” direttore regionale

Come si suol dire, non volevamo ..rovinare la festa … ma è necessario, dopo le dichiarazione del direttore sull’ultima contrattazione regionale dove si arroga il diritto di decidere solo lui, dopo aver convocato tutte le organizzazioni sindacali, e dopo che quasi tutte si sono espresse in un determinato modo.. ci sembra proprio il massimo della scorrettezza sindacale.

E siccome non vogliano andare a convocazione dove poi dell’esito NON si tiene conto e non ne sentiamo la necessità, da oggi in avanti quando vogliamo cambiare aria invece di andare in direzione regionale con la protezione di S. Barbara, ci spostiamo nelle piazze e sulle autostrade così almeno saremo più considerati.

Una occasione questa della festività di S. Barbara da non perdere anche per dare una risposta alla politica regionale ed al sottosegretario con le sue promesse da marinaio, che ad oggi non trovano una risposta.

I fatti:

Il direttore, con il supporto del suo braccio destro dà fondo alla sua arroganza per partorire una porcata di calderoliana memoria.

Dopo aver convocato una riunione con le OO.SS. per discutere dell’argomento “formazione” e per definire i criteri per la selezione di personale da inviare a Roma per il corso di istruttore patenti terrestri, dicevamo, dopo aver definito i criteri con le OO.SS. si autoriserva la prerogativa della scelta!

A richiesta verbale di un componente del coordinamento risponde testualmente “il direttore sono io ed io decido chi inviare al corso”.

Il verbale non è stato firmato da nessuna O.S. ma riporta solo la sua sigla e quella del suo braccio destro che ci riferiscono sia pure mancina : il cosiddetto tiro mancino.

I criteri stabiliti con le OO.SS. sono stati calpestati, così come sono stati calpestati i diritti e la dignità dei rappresentanti dei lavoratori lì convenuti da ogni angolo della regione.

E’ stata calpestata la direttiva prevista nel testo unico delle patenti terrestri, secondo la quale il lavoratore più giovane è da preferire a parità di punteggio, né, il signor dirigente regionale può appellarsi al disconoscimento di tale direttiva.

Ha prodotto un danno all’amministrazione, giacché invece di rispettare quanto sopra, ha inviato una unità che deve frequentare il corso per l’intera durata, quando invece, se avesse inviato al corso l’unità cui veramente spettava prendere parte al corso, avrebbe consentito un risparmio delle spese di vitto, alloggio e trasferta, e nel contempo avrebbe garantito unità in servizio ai comandi di appartenenza, comandi già ridotti ai minimi termini; tutti coloro che si sono presentati a Roma e che erano in possesso di brevetti da “Insegnante di teoria” ed “Istruttore di scuola guida” rilasciati dalla M.C.T.C., sono stati rinviati a casa : seguiranno un corso ridotto!

Complimenti vivissimi alla direzione regionale della Calabria; complimenti allo staff del direttore, un validissimo aiuto per tutta l’organizzazione, presto saranno promosse, un altro piccolo sforzo e……….puffete, la promozione sarà firmata; arriverà direttamente a Roma, anzi, la chiamata nominativa arriverà direttamente sul suo tavolo, come di consueto in certi casi.

Questa organizzazione sindacale sta valutando le iniziative da intraprendere per portare a conoscenza l’opinione pubblica ed i vertici VV.F. di queste porcata “made in Calabria”, su quanto succede a Reggio Calabria, a Cosenza, e nella altre province calabresi.

Lavoratori siamo veramente stanchi di questi atteggiamenti fastidiosi ed arroganti : festeggeremo a modo nostro la S. Barbara; i contratti sono da fame -per il futuro si prospettano tempi ancora più bui- se poi ci si mettono in mezzo pure le arroganze personali .. siamo veramente messi mali.

La Calabria non è un tavolo da gioco a burraco in posti poco raccomandabili, né è sede per altri vizi, né tanto meno un posto di passaggio dove ognuno si fa i cavoli suoi..

Lavoratori S. Barbara sulla A3, questa volta il presidio lo facciamo perbene.