Si avverano le profezie dell'amministrazione e dei suoi concubini

Bloccata la mobilità dei Vigili Permanenti: rimandato tutto ad ottobre!!!

 

 

 

Roma -

Lavoratori,

che il capo dipartimento non fosse un tecnico si era ormai capito da tempo e non solo per i danni procurati in categoria, ma che fosse talmente sprovveduto nel diramare una circolare di mobilità che avrebbe coinvolto 1400 lavoratori per poi non saperla attuare rasenta veramente il ridicolo.

Nel corso di quest'anno, la RdB-Cub, ha più volte sollecitato l'amministrazione ad incontrare le OO.SS. al fine di discutere e approfondire i temi della mobilità nonché tutte le altre materie contrattuali ferme ormai da tempo ma evidentemente questo non è bastato a farle capire che per operazioni simili sarebbe forse utili coinvolgere i rappresentanti del personale.

Ne merito, durante l'incontro del giorno 12 c.m., l'amministrazione ha consegnato alle OO.SS. alcune proposte valutate dalla RdB-Cub, inaccettabili. Oggi, nel corso del secondo incontro la RdB-Cub, ha manifestato la volontà di dover attuare la mobilità dei vigili sin da subito soprattutto perché questo è quello che i lavoratori coinvolti chiedono.

Fregarsene altamente dei lavoratori, i quali ormai da mesi se non da anni aspettano di ritornare nei luoghi di residenza; reputiamo che quanto sta avvenendo è un atteggiamento che l'amministrazione non può permettersi soprattutto perché in tanti investono interi stipendi per pagare il fitto e i trasferimenti da una parte all'altra dell'Italia.

L'amministrazione organizzando e gestendo questa mobilità ha fatto tutto da sola (o quasi), deve quindi prendersi le responsabilità senza chiedere a cose fatte alle OO.SS. di trovare un rimedio ai danni che ciò provocherà.

In ultimo un accenno al sindacato cinghia di trasmissione dell'amministrazione, il quale dopo aver richiesto di rimandare la mobilità ad ottobre così come più volte annunciato, ha inteso in modo del tutto demagogico unirsi alle posizioni espresse dalle altre organizzazioni; precedentemente etichettate "populiste". Il solito atteggiamento di chi gioca sempre con tre mazzi di carte.

Nelle more l'amministrazione continua imperturbabile a distribuire clientele attraverso le mobilità in deroga con trasferimenti "temporanei" di 30, 60 o 1000 giorni, oppure con assegnazioni nei comandi di personale che usufruisce o meno della legge 104.

Alla faccia delle regole e dei lavoratori.

Cosa deve avvenire di più?

Rispondiamo con le iniziative del

26 luglio e lo SCIOPERO NAZIONALE