SI ALLUNGA LA LISTA DI REGIONI CHE SI INTERESSANO ALLA QUESTIONE PFAS NEI VIGILI DEL FUOCO

Dopo la Liguria, il Piemonte e L’Umbria, si attivano il Veneto, la Toscana e la Puglia

Nazionale -

 

Dopo il nostro studio indipendente in collaborazione con Greenpeace, la Dott.ssa Murgia di ISDE Medici per l’Ambiente e la Prof.ssa Claudia Marcolungo dell’Università di Padova che ha avuto risalto in conferenza stampa alla Camera dei Deputati, la Regione Liguria, il Piemonte e l’Umbria, hanno approvato all’unanimità una mozione a sostegno dei Vigili del Fuoco.

Inoltre in Puglia è stata depositata una Mozione da parte del M5S per impegnare la Giunta a prevedere la richiesta per i VV.F. di biomonitoraggio, potenziamento dei controlli sanitari e riconoscimento dello status di categoria sottoposta a impieghi altamente usuranti e invalidanti.

In Veneto è stata depositata una interrogazione scritta dalla Consigliera Baldin Erika (M5S) alla Giunta regionale con lo scopo di chiedere se intenda adoperarsi affinché venga previsto un biomonitoraggio ed esami specifici.

In Toscana sono due gli interventi dei gruppi consiliari : il primo del M5S che ha annunciato il deposito di una mozione ispirata all’iniziativa già avviata in Liguria dal collega Stefano Giordano, capogruppo M5S e Vigile del Fuoco. Il secondo intervento è dei   Consiglieri regionali del Partito Democratico Vincenzo Ceccarelli e Lucia de Robertis  che comunicano di aver presentato un’interrogazione scritta alla Giunta regionale per sollecitare misure urgenti in merito ai potenziali rischi sanitari legati all’esposizione del personale dei Vigili del Fuoco a sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), presenti in alcuni dispositivi di protezione individuale e schiume antincendio.

USB continua a tenere alta l’attenzione e non arretra di un solo centimetro. A breve ulteriori iniziative perché la problematica PFAS venga messa in primo piano dall’amministrazione e dalla politica.

Nel frattempo di fronte ai dati presentati da USB i pompieri continuano ad indossare indumenti contaminati e i datori di lavoro(comandanti) e l’amministrazione non fanno nulla per sostituire questi dispositivi di protezione che continuano a contaminare i Vigili del Fuoco

 

Il Coordinamento Nazionale USB Vigili del Fuoco