Sfratto di via Tagliamento

Alla C.A. Ing. Antonio Gambardella

Alla C.A. Ing. Domenico Riccio

Alla C.A. Ing. Antonio La Malfa

e.p.c. al Prefetto di Bologna

e.p.c. a tutte le OO.SS.

Bologna -

Alle ore 7 del giorno 16 c.m. una squadra dei Vigili del Fuoco è stata chiamata in appoggio alla Polizia per aprire una porta e dunque dare seguito ad uno sfratto in via Tagliamento a Bologna.

Noi come RdB Vigili del Fuoco riteniamo inopportuno il nostro intervento in certe situazioni.

Il nostro lavoro è il soccorso tecnico urgente, non certo fare da bassa manovalanza alla Polizia, la quale si deve avvalere di risorse proprie per svolgere le proprie funzioni e non distrarre le già esigue squadre del Corpo Nazionale dal loro compito primario che è il soccorso.

Non vogliamo con la presente contestare il lavoro della Polizia, ma ribadire le specificità di ogni Corpo, collaborare ad azioni di polizia in senso stretto non appartiene al nostro mestiere.

L’RdB ha già denunciato in passato gravi episodi di coinvolgimento di squadre di Vigili del Fuoco in operazioni di polizia, l’esempio più estremo nelle operazioni anti-camorra a Napoli, dove squadre dei Pompieri senza nessuna protezione erano state inviate in prima linea a sfondare barricate in quartieri ad alto rischio con dietro poliziotti in tenuta antisommossa.

Non vogliamo che episodi del genere si ripetano o si possano verificare un giorno anche da noi e chiediamo al Dipartimento, alla Direzione e al Comando di prendere una posizione decisa, rimarcando e ribadendo i nostri compiti presso le altre istituzioni dello Stato, perché evidentemente molti non conoscono bene i ruoli del Corpo Nazionale.

Vorremmo in definitiva non essere esposti ad eventuali situazioni di pericolo che possono determinarsi in operazioni di polizia.

Ricordiamo infatti che i Pompieri non hanno né l’addestramento né l’attrezzatura per operazioni diverse dal soccorso, e non ci teniamo ad averle.

Noi come RdB Vigili del Fuoco rifiutiamo la logica del nuovo comparto sicurezza che ci vede con sempre meno risorse e con sempre più doveri e obblighi, ma soprattutto che confonde (o vuole confondere) in un unico calderone le competenze dei vari Corpi dello Stato.