Servizio Civile: un nuovo modello di precariato per il Corpo nazionale VVF

Il servizio civile utilizzato per sostituire i lavoratori in tutti i ruoli dall’operativo a quello amministrativo e di supporto, e anche per le

Roma -

Con la legge 6 marzo 2001, n.64 venne dato vita all’Istituzione del servizio civile nazionale; una delle forme più barbare del precariato nella pubblica amministrazione, una sorta di sfruttamento dei giovani da parte delle varie componenti istituzionali dello stato italiano: 6 ore al giorno, cinque giorni la settimana, niente mensa di servizio, niente ferie, niente diritti, sempre si signore signorsì.

Giovani alla mercé dei locali dirigenti per poco più di 400 €uro al mese.

Il mese di aprile ha visto la pubblicazione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, che alleghiamo a questo comunicato e scaricabile in formato PDF dal sito internet www.rdb115.org della RdB-Cub vigili del fuoco.

Senza cercare tante parole per descrivere questa forma barbara di precariato e di sfruttamento legalizzato utile solo all’arricchimento da parte del padrone riportiamo di seguito un passaggio tratto dalle linee guida per la formazione di un VOLONTARIO di Servizio Civile:

“I volontari sono obbligati a frequentare i corsi di formazione generale e specifica e non possono, durante lo svolgimento dei predetti corsi, avvalersi di permessi.”.

Il fallimento della politica dei crediti formativi, dell’incentivo da parte della direzione centrale a quella periferica di spendere denaro pubblico per la formazione porta anche a questo, all’obbligatorietà a frequentare un percorso formativo, cioè ad avere gente disinteressata, emarginata, ma ad avere le aule belle piene come le tasche dei formatori.

Questo fallimento è ancora più evidente presso le strutture vf dove ci viene addirittura segnalato che alcuni dirigenti inseriscono il personale del servizio civile all’interno dei corsi mirati al personale amministrativo e\o operativo, toccando il livello più basso dell’indecenza inserendo persino volontari del servizio civile a corsi di polizia giudiziaria.

Abbiamo visto questi “ragazzi” marciare a Roma alla pagliacciata del 27 aprile a fianco e tra il personale operativo dei vigili del fuoco.

Di questo passo non ci stupiremmo se qualche goliardico dirigente, prossimamente, vista la totale carenza di personale operativo, li inserirà anche nelle squadre di partenza per raggiungere il numero minimo di pompieri previsto per gli interventi di soccorso.

Di questo passo sarà difficile in tempi brevi vedere assunzioni