SERVIZIO ANTINCENDIO PORTUALE SEDE DI CIVITAVECCHIA

Roma -

al Direttore Regionale VV.F. Lazio

ing. Michele DI GREZIA

 

al Dirigente Provinciale VV.F. Roma

ing. Marco GHIMENTI

 

 

Oggetto: Servizio antincendio portuale sede di Civitavecchia.

 

Questa O.S. è più volte intervenuta sull’argomento in oggetto per evidenziare le criticità del settore portuale.

Oggi ci troviamo a chiedere a codesta Dirigenza quali siano le iniziative che intende intraprendere per risolvere la drammatica carenza di fondi per mantenere efficiente il servizio di soccorso antincendio portuale. L’unità navale di tipo grande M07 risulta fuori servizio da circa un anno per problemi a delle pompe idrauliche e alcune revisioni a cui deve essere sottoposta da parte del RINA.

Riguardo a ciò, ci chiediamo se codesta Dirigenza ha valutato le conseguenze dell’inoperatività che non fa altro che compromettere ancora di più tutti gli impianti di bordo. Il personale specialista nautico, nonostante il fuori servizio dell’U.N. M07, si è prodigato per mantenere, per quanto possibile, l’efficienza degli impianti di bordo e dei motori, oltre ad un certo decoro delle sovrastrutture della nave, provvedendo alla rimozione della vernice scrostata e sostituendo parti metalliche oramai completamente corrose dagli elementi atmosferici.

Purtroppo, a causa della impossibilità di acquistare vernici e parti di ricambio, i lavori si sono dovuti arrestare, compromettendo in parte ciò che si era già recuperato.

Oltre all’assenza di soldi per il mantenimento dell’efficienza delle UU.NN. antincendio, c’è da registrare l’esaurimento dei fondi per l’acquisto del carburante; questo comporta l’impossibilità di poter effettuare le previste uscite in mare per l’addestramento del personale specialista nautico e dell’equipaggio operativo. Se tale situazione dovesse perdurare ancora per lungo tempo, potrebbe persino compromettere il mantenimento del brevetto di specializzazione nautica.

Segnaliamo, inoltre, che a causa del perdurare del fuori servizio dell’U.N. di tipo grande, il distaccamento portuale di Civitavecchia è divenuto un serbatoio per i rimpiazzi presso la locale sede terrestre (specialmente in alcuni turni). Questa situazione sta divenendo oramai insostenibile e sminuisce la specifica formazione e professionalità degli specialisti nautici; i quali, sempre più spesso, si trovano a fare da tappa buchi delle lacune nel dispositivo di soccorso del comando di Roma.

Vogliamo ricordare che il personale brevettato deve effettuare i controlli giornalieri, settimanali, mensili ed a scadenze orarie su di una nave di circa trenta metri per 144 tonnellate dislocamento (M07), un’unità di tipo piccolo (Raff 12) di più di tredici metri per 18,5 tonnellate di dislocamento, un gommone di altura (R.I.B.) ed un carrello centinato contenente molte attrezzature antincendio da imbarcare all’occorrenza.

Alla luce di tutto ciò chiediamo a codesta Dirigenza di attivarsi fattivamente per reperire urgentemente fondi per ripristinare il completo funzionamento di tutte le UU.NN. in dotazione al comando di Roma, in modo da garantire il servizio antincendio portuale e l’addestramento del personale. Vogliamo anche ricordarVi che con l’avvio della bella stagione sta riprendendo il traffico crocieristico, con un notevole movimento di navi e migliaia di passeggeri che ogni giorno affollano lo scalo di Civitavecchia; oltre al traffico di merci e carbone che impegna questa realtà portuale tutto l’anno.

In considerazione di tale situazione, chiediamo il mantenimento della massima copertura del servizio portuale, verificando il rispetto di Circolari e note Ministeriali che regolamentano l’impiego del personale specialista nautico nei servizi giornalieri del comando.

Confidando in un Vostro celere e fattivo interessamento sulle problematiche esposte, porgiamo distinti saluti.