Servizi di Vigilanza: obbligatorietà?

NO GRAZIE

Lavoratori,

vogliamo ringraziare (per modo di dire e in maniera ironica) il locale reggente del Comando di Nuoro ing. Meta, in merito all’obbligatorietà dei servizio di vigilanza che ci consente di rispondere ad un ordine del giorno (437 del 19 agosto 2011.. in estate in Sardegna l’aria buona da alla testa) a sua firma e che pensiamo possa essere di utile informazione e formazione a tutti coloro che non hanno per vari motivi una memoria storica in merito.

 

Innanzi tutto partiamo con l'affermare una volta per tutte che l’obbligatorietà è del Comando o meglio del Dipartimento che ha voluto negli anni perseguire il controllo delle attività soggette con l’attività di vigilanza pur in presenta di ricorsi di tantissimi gestori che la ritenevano inutile dopo avere ottemperato alle prescrizioni in materia.

 

In secondo luogo, per rassicurare il personale, che le velate minacce ed i richiami alla circolare 27/91, non sono altro che un voler mistificare la lettura della stessa e portare il personale ad una coartazione forzata.

 

E’ appena da accennare che già nel CCNL del lontano 1990, (DPR di rango superiore) quando vennero più o meno istituiti i servizi di vigilanza non vi era nessuna obbligatorietà, anzi non vennero nemmeno ritenuti “servizi pubblici essenziali “ ne tanto meno nella circolare 27/91, (circolare dell’amministrazione concertata con i sindacati di stato .. rango inferiore) richiamata dal solerte Dirigente.

 

Si legge dell’imposizione che “lui” vorrebbe dare nei confronti dei lavoratori, infatti recita “… il numero minimo mensile di prestazioni obbligatorie, che, ove ne sussistano le condizioni, deve essere assicurato ….. salvo diversa disponibilità. L’organizzazione avviene dopo apposita contrattazione decentrata territoriale."

 

OVE NE SUSSISTANO LE CONDIZIONI... e dopo contrattazione

 

( domanda... a Nuoro esistono le condizioni ?? non ci pare! )

 

Colleghi lavoratori, quanto sopra vuol dire che non siamo obbligati a prestazioni fuori dall’orario di lavoro.

 

In materia vi ricordiamo che la scrivente, presentando ricorso contro l’allora Direzione Generale che aveva sanzionato i lavoratori, sostenitori della nostra protesta opponendosi all'obbligatorietà delle prestazioni di vigilanza fuori dall’orario di lavoro, ha vinto la causa fino al Consiglio di Stato con conseguente ricostruzione della carriera (alleghiamo il dispositivo finale).

 

Quindi diciamo all’egregio e solerte Dirigente reggente, che se vuole assicurare i servizi di vigilanza li assicuri senza obbligare il personale che non ne vuole fare parte, non è scritto da nessuna parte che dopo l'orario ordinario di lavoro i Vigili del Fuoco devono essere a disposizione dell’Amministrazione.

 

Diciamo di più, recentemente la Corte europea si è espressa in materia di orario di lavoro ribadendo il non utilizzo dei lavoratori oltre l’orario di lavoro, cosi come il Consiglio di Stato interpellato il 23 novembre 1993, in relazione alla possibilità che un medesimo soggetto, dopo aver prestato servizio in qualità di permanente effettivo, continui a svolgere altri compiti a diverso titolo, ha stabilito la sua NON FATTIBILITÀ – “ stante l’esigenza inderogabile di garantire al Vigile del Fuoco i necessari turni di riposo necessari”.

 

La stessa Amministrazione allora D.G. P.C. e S.A. ha sostenuto con circolare e proprio in riferimento al parere del Consiglio di Stato “proprio in virtù del delicato compito che svolge il Vigile del Fuoco, gli deve essere garantito un adeguato recupero psicofisico conformemente all’interesse pubblico e privato, ed un’adeguata esistenza libera e dignitosa”.

 

Cosi come NESSUNA contrattazione sindacale o accordo o ordine del giorno, può disporre della vita privata di un singolo lavoratore rendendogli oltremodo difficile se non addirittura negandogli la possibilità di riposo e di conduzione familiare; nonché degli affetti familiari che risenta positivamente di una sua presenza fattiva.

 

La dignità di uomo e di lavoratore depongono inequivocabilmente in questo senso.

 

Lavoratori ora è la scelta della memoria; è il momento di ricordare quei sindacati che ancora oggi come allora insistono, in combutta con i Dirigenti, a far sanzionare e ad obbligare i lavoratori ad un lavoro “in nero” dopo i normali turni; che invece di lottare contro questo governo ed il blocco dei contratti, si divertono a farci lavorare di notte di giorno, di festivo, impedendo di creare occupazione e soprattutto ci vietano di accudire le nostre famiglie.

 

ORA AVETE TUTTI GLI ELEMENTI PER DECIDERE COSA FARE

DIVENTARE SCHIAVI

OPPURE PASSARE DALLA VOSTRA PARTE

USB VIGILI DEL FUOCO