SERVI SI, STABILIZZATI MAI. SPIEGATO PERCHE' TUTTI ODIANO I PRECARI
Lavoratori,
la nuova guida al ministero inizia con la vecchia cantilena: "L'incontro odierno sul regolamento per la stabilizzazione è un incontro che potevamo non tenere...". Se è vero che la classe prefettizia è più o meno quella, la diversità dell'impronta politica non si è ancora vista, le stesse parole infatti furono pronunciate dall'allora Ministro Alfano. Ascoltare le parti sociali si chiama democrazia, la fanno passare come fosse una benevola concessione, ma questo preambolo è solo l'inizio di un incubo perchè quello che abbiamo ascoltato dopo è da brividi, certo noi lo sapevamo ma ascoltare alcune posizioni fa venire la pelle d'oca.
In sintesi, tutti ma proprio tutti odiano i precari, certo hanno fatto comodo e ancora lo farebbero se ci fossero i soldi per richiamarli, il problema sorge quando questi si conquistano il diritto alla stabilizzazione; improvvisamente questo provvedimento strappato solo grazie alle lotte che USB ha fatto in solitaria con questi lavoratori, trova tutti ma proprio tutti contrari, l'amministrazione ed il sindacato tutto è schierato contro questo personale, che viene definito da tutti troppo vecchio e da qualcuno (CGIL), come immeritevole di stabilizzazione perchè nemmeno da ritenersi precario!
E' il rovesciamento di quanto accadde nel 2007, quando al sindacato non dispiaceva questa idea, quando i discontinui erano considerati i precari dei vigili del fuoco. Cosa sia successo a distanza di soli undici anni per rovesciare un giudizio non è dato a sapersi anche se poi le parti in causa sono sempre le stesse.
La colpa di questi discontinui è che hanno sempre fatto in silenzio il proprio lavoro, con dignità senza nulla a pretendere in cambio, con responsabilità anche quando l'amministrazione gli negava il TFR, le ferie maturate e non godute, i salti, gli addestramenti, i retraining, gli negava i DPI, li richiamava in maniera irrispettova rispetto al DPR 76/2004, gli pagava indennità di turno ai sensi del penultimo contratto di lavoro!
C'è da dire una cosa però, l'amministrazione ha ammesso e cioè che per fare il militare nei VVF, bisognava essere raccomandati e che quindi non può essere possibile conteggiare l'anno di militare ai fini di una graduatoria. Nella stabilizzazione del 2007 chissà perchè anche questo problema non si è posto eppure la leva era finita nel 2005..
Così come non si è posto il problema delle prove fisiche, che si vorrebbero addirittura più severe di quelle del concorso, strano però che per il concorso interno per titoli 173 del 2001, per gli ex ausiliari 2004-2005 e per gli stabilizzati del 2007, la necessità di questo rigore non emerse.
Allora qual'è la verità in tutta questa storia? E' vero che i 12700 discontinui (tanti sono quelli che si sono avvalsi in seguito alla scelta volontari-discontinui), hanno un età così elevata? Sono veramente ultracinquantenni prossimi alla pensione? A quanto pare no, visto che si è troppo spesso parlato per luoghi comuni, perchè l'amministrazione ha fornito anche il dato di questa popolazione di 12700 unità, che ha 38 anni di media, contro i 49 anni della componente permanente del corpo. Quindi i discontinui sono di 11 anni più giovani rispetto alla media e il loro ingresso non farebbe che abbassare questa età. Questa è matematica non politica sndcale.Se allora anche lo scoglio dell'età troppo elevata è venuto meno, perchè queste sigle continuano a lanciare anatemi contro i precari? La verità è una sola, e si desume proprio dall'età, se l'età media di chi è in servizio è di 49 anni e l'età media dei discontinui è di 38 anni, significa che non ci sono figli e men che meno nipoti di sindacalisti o comunque di personale in servizio, infatti ammettendo che un 49 enne avesse fatto un figlio in giovane età (supponiamo a vent'anni) oggi quel figlio, avrebbe 29 anni, nove anni meno rispetto all'età dei discontinui. Insomma sostenere il concorso 250 non è una questione meritocratica, come vorrebbero far credere serve a spingere per figli e nipoti. Per questo hanno avversato la stabilizzazione ottenuta attraverso la Risoluzione Fiano, ora che questa è realtà chiedono che a 400 non se ne sommi nemmeno uno con prove che nessuno di quelli in servizio supererebbe mai, chiedendo a dei vigili del fuoco che svolgono questa professione da vent'anni, di dimostrare di essere in grado di farlo così come si chiede a chi entra per la prima volta in contatto con questo mondo. Una vera assurdità. Avversano un punteggio legato agli anni di decreto, come punteggio aggiuntivo per la redazione di una graduatoria in favore esclusivamente dei giorni di servizio, pur sapendo che i giorni si facevano (se conoscevi) sopratutto al nord (dove i discontinui sono di meno e dove la necessità di impiegarli è maggiore), negando il criterio pilastro con cui tutto si è sempre giudicato nel cnvvf: l'anzianità di servizio.
Avendocela messa tutta per contrastare la risoluzione Fiano senza riuscirci, l'unica cosa che gli rimane è salire ipocritamente sul carro dei vincitori, prendendosi nelle riunioni con i lavoratori meriti che non hanno nella stabilizzazione e preparare i discontinui a queste severissime prove, estorcendogli un pò di soldi e facendogli firmare una pre iscrizione sindacale tanto da averceli pronti quando andranno alle scuole centrali. In fin dei conti una tessera è una tessera, almeno in questo i discontinui sono uguali agli altri.