Sciopero del 3 dicembre
Comunicato Cub del 3 dicembre
OGGI UN MILIONE DI PERSONE
HA INCROCIATO LE BRACCIA PER LO SCIOPERO GENERALE DI 8 ORE INDETTO DALLA CUB
50.000 PERSONE TRA MILANO E NAPOLI
SONO SCESE IN PIAZZA PER DIRE NO ALLO SCIPPO DEL TFR, ALLA POLITICA DEI REDDITI, AL PACCHETTO TREU E ALLA LEGGE 30, SÌ A SALARI EUROPEI, LAVORO STABILE E TUTELATO
Grande adesione allo sciopero indetto dalla CUB per dire un no seccoallo scippo del Tfr e allo smantellamento della previdenza pubblica, no al pacchetto Treu e alla legge 30 che rendono precario il mondo del lavoro, no alla Finanziaria che mette letteralmente le mani in tasca ai cittadini e no alla legge sull'immigrazione Bossi-Fini. E non dimentichiamo il no alla guerra, che da altri non viene più sottolineato. Un milione di lavoratori ha incrociato le braccia e più di cinquantamila persone hanno sfilato nelle due grandi manifestazioni di Milano e Napoli.
"La partecipazione di tanti lavoratori provenienti da tutto il territorio nazionale e da mille diverse realtà produttive - afferma Walter Montagnoli, coordinatore nazione CUB - dimostra la forza del messaggio lanciato dalla CUB e la gravità della crisi che investe molte aziende in diverse.
I lavoratori rispondono a questa crisi con la lotta e partecipando in modo massiccio alle manifestazioni per rendere evidente il loro disagio. Non è più solo una questione salariale ma anche un problema di sicurezza del posto di lavoro. Per non parlare del forte aumento della precarietà lavorativa e sociale.
La CUB - continua Montagnoli - ha scioperato anche contro la politica dei redditi perché abbiamo già visto quali sono stati i suoi esiti nel corso degli anni. L’abbiamo già sperimenta e pagata cara. I sindacati si sono impegnati al contenimento dei salari in cambio del controllo dei prezzi e del rilancio dell’occupazione da parte di governo e confindustria. L’unico obiettivo centrato è stato il contenimento dei salari che dipendeva dall’azione di cgil-cisl-uil, mentre il controllo dei prezzi che dipendeva dall’azione di governo ha consentito un aumento spaventoso del carovita, e il padronato ha pensato esclusivamente a fare profitti, a precarizzare i rapporti di lavoro e a licenziare.
Inoltre sottolineo ancora una volta che la CUB non sciopera e lotta solo per dire NO ma anche per avanzare proposte come il recupero del potere d’acquisto, i salari a livello europeo e la reintroduzione della scala mobile. Inoltre ribadiamo l’importanza della battaglia per scuola sanità e previdenza pubbliche"
In fotogalleria del sito www.rdb115.org alcune immagini della manifestazione a Milano