S.Barbara: i Pompieri di Ravenna si dissociano
Comunicato stampa
La festa dei pompieri che si tiene annualmente il 4 Dicembre non si farà per protesta.
I pompieri non hanno ritenuto, al contrario di quanto avvenuto in passato, di offrire la propria disponibilità al Comandate per organizzare materialmente la festa di Santa Barbara.
Questo Dirigente si è insediato a Ravenna nel 2005 ma trascorso tutto questo tempo, non registriamo alcun miglioramento né per ciò che concerne il soccorso né relativamente la gestione ed organizzazione delle attività interne, e i lavoratori hanno subito arretramenti generalizzati di ogni sorta.
La situazione è diventata insostenibile, causa anche l’amministrazione centrale che ha ritenuto di non considerare la denuncia unitaria, operata da una rappresentanza sindacale locale (Cisl; Uil; RdB/USB), circa una molteplicità di problematiche che complicano giornalmente l’attività lavorativa. Pertanto un elevato numero di lavoratori ha deciso autonomamente di festeggiare Santa Barbara (Patrona dei Pompieri ndr), in modo diverso rispetto gli anni precedenti: ritrovandosi tutti insieme unitamente alle loro famiglie.
Inoltre il personale in servizio, che ha sempre dato un fattivo contributo alla riuscita della festa, ha revocato l’impegno poiché le condizioni dettate dal Dirigente sono risultate inaccettabili.
Alla luce di quanto sopra la decisione dei lavoratori non può che essere codificata come un chiaro atto di delegittimazione della dirigenza del Comando di Ravenna. La misura è colma.
Come RdB/USB esprimiamo solidarietà al personale tutto, condividiamo peraltro l’iniziativa dei lavoratori VVF del Comando di Ravenna, auspichiamo altresì, che il Dirigente faccia la debita riflessione sull’ accaduto e sulle proprie responsabilità, provvedendo a ripristinare innanzi tutto le corrette relazioni sindacali e una omogenea organizzazione del lavoro. Elenchiamo di seguito una piccola parte delle motivazioni che hanno portato alla indiscutibile delegittimazione del Dirigente:
perché è ed è sempre stata la festa dei pompieri;
perché il dirigente ritiene che debba essere una festa istituzionale, quindi non dei pompieri bensì dei prefetti;
perché i lavoratori gradirebbero un Dirigente presente e attento a tutte le problematiche dell’ambiente lavorativo;
perché il dirigente dal tempo in cui si è insediato in questo comando non ha mai svolto il ruolo da dirigente;
perché i lavoratori lamentano la poca chiarezza delle direttive – non si sa mai a chi dare ascolto -;
perché il Dirigente non ha mai dettato linee guida omogenee volte alla gestione ed organizzazione del soccorso ed anche relativamente a tutte le attività gestionali organizzative interne.
perché i lavoratori non ottengono mai le dovute risposte;
perché il Dirigente non ha mai controllato l’operato di chi si è permesso di vessare in continuazione i lavoratori tutti, e non entrando nel merito del problema ne è, nei fatti, l’artefice;
perché i Lavoratori svolgono il lavoro tra mille difficoltà, reso più complicato da una cronica carenza d’organico e costretti a lavorare spesso con un dispositivo di soccorso rabberciato, anche a causa di un’eterogenea e carente gestione del soccorso, con la conseguente riduzione di sicurezza degli stessi operatori del soccorso;
perché il Dirigente non si preoccupa del lavoro che svolge il pompiere;
perché i Lavoratori sono preoccupati della situazione di anarchia in cui versa il Comando;
perché il Dirigente si preoccupa solo di se stesso, vuole evitare solo problemi e grattacapi;
perché i Lavoratori auspicherebbero di lavorare in un ambiente migliore, un ambiente ben organizzato sereno e collaborativo;
perché il Dirigente non prende quelle decisioni che il ruolo ricoperto richiederebbe;
per tutto questo e tanto altro i Lavoratori a seguito dell’impossibilità di riconoscere autorevolezza al Dirigente hanno ritenuto di manifestarlo apertamente.