SATI PER UN FUTURO MIGLIORE

Nazionale -

Ogni giorno leggendo le  pagine che riportano le notizie sindacali o nella quotidianità passata nei Comandi, assistiamo a come si ripeta ininterrottamente la protesta e la presa di posizione del personale operativo contro la situazione in cui svolge il proprio lavoro: contratto scaduto, carriere bloccate, perdita dei diritti ottenuti attraverso lunghe e difficili battaglie.  

Perché la stessa voce non nasce dal personale SATI?  

Forse che il personale amministrativo possa vantare di più favorevoli condizioni di lavoro?  

Forse che possano vantare un diverso contratto?  

Forse che le carriere SATI godano di percorsi più agili?  

Si potrebbe proseguire così all’infinito, ma la risposta sarebbe sempre NO, NO, NO………………..  

Ed allora perché non uscire da questo silenzio che nulla di buono può portare?  

Perché non lavorare a fianco del personale operativo per rivendicare i diritti di una categoria di lavoratori spesso nell’oblio?  

Usciamo dalla non visibilità e rivendichiamo un contratto certo, che risponda ad un degno salario che permetta di vivere in maniera decorosa, un percorso di carriera che premi la professionalità, una formazione che è anche un nostro diritto, un ruolo nel Corpo Nazionale che non sia sempre ai margini, ultimi tra gli ultimi.  

Perché non uscire dall’ombra e denunciare che molti hanno percorsi di carriera trentennale che li hanno visti fare e rifare il medesimo concorso per ritornare al punto di partenza, perché non denunciare che molti non hanno nessuna speranza di avanzare, perché non raccontare di come vengono spesso limitate e “castrate” le aspirazioni.  

Forse sarebbe un bene, raccontare e far emergere le contraddizioni di un Ordinamento che pesa,  di denunciare come l’ingresso nel sistema  pubblicistico ci ha dequalificato, di manifestare a tutti la frustrazione che il settore vive.  

Forse non sarebbe il caso di trovare spazi che garantiscano una visibilità al settore e che diano un ruolo attivo e non marginale?  

In un momento in cui ad ogni domanda la risposta che ci viene opposta è “crisi”,  mancanza di risorse, ecc., in un momento in cui a tutte le richieste ci viene eccepita una “impossibilità”, nascono anche delle errate convinzioni, come quelle che far uscire il personale SATI dal contratto dei Vigili del Fuoco garantirebbe più risorse al personale operativo, dimenticando che i lavoratori hanno una pari dignità e che la vera sfida, in un momento dove tutte le manovre contro i lavoratori vengono camuffate dalla necessità di dare risposte adeguate ad una difficoltà dell’economia, è quella di valorizzare le varie  professionalità di tutto il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.  

Perché sul futuro del personale SATI non regni una assoluta incertezza, bisogna che siano gli stessi lavoratori che si impegnino a ridare dignità al proprio lavoro, a ribadire con forza la richiesta di rispetto del proprio ruolo, bisogna che gli stessi lavoratori pongano come loro obbiettivo il miglioramento delle condizioni del lavoro.  

- Bisogna iniziare da gesti semplici, banali, dalla richiesta di partecipare alle scelte di organizzazione del lavoro, stare dentro gli organismi sindacali per orientare le scelte politiche per il nostro settore.  

- Bisogna che prendiamo i nostri parlamentari di “zona “ farli sedere intorno ad un tavolo e spiegare cosa abbiamo subito e cosa ci aspetta per il futuro.  

- Bisogna che le rivendicazioni della categoria arrivino ad avere un peso e per far questo gli stessi lavoratori potranno incidere nelle scelte solo se saranno in grado di assumere come prioritari gli obiettivi che loro stessi si daranno.  

Forse è il momento di non nascondersi dietro ad una scrivania, forse è opportuno che insieme decidiamo il nostro futuro evitando che qualcun altro lo faccia per noi: è venuto il momento di lavorare per il nostro futuro.  

Noi stiamo facendo la nostra parte ora spetta anche a voi, in qualunque  Comando voi siate, darci la vostra collaborazione ed i vostri contributi fattivi.  

AMMINISTRATIVI UNIAMOCI  

POSSIAMO ANCHE NOI ADERIRE ALLO SCIOPERO RdB-USB DEL 14 Giugno IN MODO INTELLIGENTE ED ALTERNATIVO ATTENENDOCI  IN MANIERA RIGIDA ALLE COMPETENZE DEL PROPRIO LIVELLO DI "INQUADRAMENTO"  

RESTITUIAMO ALL'AMMINISTRAZIONE ALMENO UNA PARTE DEI BENEFICI DI QUESTA RIFORMA E DELLA 217