SALA OPERATIVA PROVINCIALE
A: Comando Vigili del Fuoco
PADOVA
Ing. Giuseppe LOMORO
e, p.c. Direzione Interregionale Veneto e T.A.A.
Ing. Cristina D’ANGELO
OGGETTO: Sala operativa provinciale
Spett.li,
Da anni questa Organizzazione Sindacale chiede un maggiore interessamento verso la Sala Operativa Provinciale, che rappresenta il fulcro del soccorso. Numerose sono state le nostre note in cui lamentiamo l’assenza di un programma di formazione continuo, considerata la molteplicità delle procedure in carico agli addetti.
La necessità di definire un percorso formativo che parta dall’individuazione di tutor e da un programma didattico strutturato è fondamentale per garantire a tutti i discenti una preparazione adeguata e priva di lacune, ancor più rilevanti in un settore che comporta anche risvolti di natura penale. La costituzione di un gruppo di lavoro formato da addetti del settore, la condivisione delle esperienze maturate e il supporto di altri ambiti specialistici (TAS, NBCR, USAR, nuclei specialistici, ecc.) potrebbero innalzare il livello di preparazione e competenza di chi risponde e gestisce le chiamate di soccorso.
Inoltre, la mancanza della figura del Responsabile di Sala Operativa presente in servizio costituisce, di fatto, un aggravio di responsabilità per gli addetti, soprattutto nei turni notturni. I recenti fatti che hanno coinvolto operatori della Sala Operativa avrebbero dovuto indurre chi di dovere a riflettere, assumendo l’impegno di fornire indicazioni chiare, informazioni puntuali e, soprattutto, di rendere omogenea la risposta operativa tra tutti i turni di servizio.
La figura del Responsabile di Sala Operativa – incentivata dal Fondo di Amministrazione – è destinata a personale presente in Sala che possa vigilare sulla correttezza della risposta operativa. A Padova tale figura esiste solo formalmente, non risultando nemmeno nei fogli di servizio, con la conseguenza che l’incentivazione del FUA viene corrisposta a personale che non svolge effettivamente tale funzione. Ogni anno tali fondi vengono distribuiti tramite segnalazioni all’Ufficio Ragioneria che, in assenza di disposizioni chiare, si basa sulle indicazioni dei Capi Servizio, i quali per ordinamento non hanno compiti amministrativi.
La Sala Operativa è diventata un settore considerato “poco rilevante” rispetto ad altre priorità del Comando di Padova. Basta osservare lo stato di vetustà degli apparati informatici e della sala server, costretti a supportare un numero crescente di software dedicati al soccorso. Un addetto di Sala Operativa deve conoscere molteplici applicativi, oltre a normative e procedure: GACWEB, VIGILIA, PRINCE, geolocalizzazione, GEN, e tutti i siti utili alle squadre (ARERA, MAPS, difese d’ufficio, NIOSH, ecc.), oltre alle circolari di settore (EM01, attivazione dei nuclei specialistici, regolamento di servizio, ecc.).
Per lunedì 17 è stato programmato un corso di S.O. senza tuttavia presentare un programma didattico per i discenti e senza prevedere una ricognizione volta a individuare personale con competenze specifiche, basandosi su criteri oggettivi e non sul consueto “orticello”. Sarebbe invece necessaria l’istituzione di un gruppo di lavoro dedicato. Purtroppo, la mancanza di condivisione di un progetto complessivo e la presenza di interessi personali e non tecnici stanno relegando il settore a un livello non adeguato.
Nonostante le numerose richieste di questa Organizzazione Sindacale e nonostante il DCS Barbiero abbia svolto un lavoro egregio predisponendo un manuale già pronto per essere adottato nei corsi di S.O., tale documento giace da tempo inutilizzato presso il Comando, senza una chiara motivazione.
Con la presente si chiede di predisporre un gruppo di lavoro presso il Comando di Padova finalizzato alla definizione di un programma formativo per i corsi di Sala Operativa, nonché degli aggiornamenti e mantenimenti durante i turni di servizio. Parimenti, si richiede che venga sempre individuato il Responsabile di Sala Operativa, presente 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 sul foglio di servizio, ricordando che tale incarico non può essere assegnato al Capo Turno, già gravato da molteplici responsabilità e nemmeno ai qualificati assegnati alle squadre in quanto non garantirebbero una presenza continua durante il turno.
Resta inteso che la presente venga considerata anche per richiedere al Dipartimento superiore i fondi necessari all’upgrade del sistema informatico, dei supporti operativi e all’ammodernamento dei locali, ormai non più adeguati alle attuali esigenze.
Per Il Coordinamento Provinciale USB VVF Padova
Enrico Marchetto