S. BARBARA 2012…NON CI SONO PIU' I SANTI DI UNA VOLTA!
documento unitario
…quelli che, indipendentemente dal credo religioso e da come ognuno lo manifesti o professi, tempo addietro riunivano almeno un giorno all’anno, tutte le componenti e i settori in un comando e i Comandi all’interno del CN.VV.F.
Anche questo contribuiva a sentirsi parte di una struttura certamente particolare.
Partendo dal proverbio: “scherza coi fanti, ma lascia stare i santi”, in effetti non è che siano cambiati i santi, perché in astratto la loro figura di riferimento, è sempre quella.
Piuttosto cambiano i personaggi che vogliono impostare, se non strumentalizzare, la ricorrenza a fini di immagine e carriera.
Anche in passato non sono mancate iniziative bislacche, come il tentativo a livello nazionale di cambiare la data dei festeggiamenti (notoriamente il 4 dicembre), per farla coincidere con esigenze più terrene e concrete dell’Amministrazione.
Boutade che si sono poi arenate, di fronte al reale sentimento dei Pompieri.
Così come non sono mancate e non mancano le contestazioni di lavoratori, spesso organizzati sindacalmente.
La differenza è che queste ultime, pur evidenziando dei malesseri, non hanno mai impedito la celebrazione della ricorrenza.
Singolari invece le scelte verificatesi nel comando di Milano.
Dopo la parentesi di apprendistato dirigenziale del 2010, dove guarda caso fu organizzato un sentito presidio di contestazione, per i successivi due anni (2011/2012), le celebrazioni di S. Barbara (messa compresa) sono state trasferite "all’esterno” della sede centrale.
Si aggiunga, che quest’anno si è pensato bene di gemellare la patrona, con il 200° della fondazione dei VVF di Milano; cosa ci azzeccassero le due cose non è dato sapere, però si sa tutto fa brodo e spettacolo!
Gli euforici organizzatori di queste trovate, avranno immaginato che privare il personale della santa messa in sede centrale, avrebbe spinto lo stesso ad apprezzare tutte le altre iniziative molto pompose, ma forse sentite meno proprie dalle “maestranze”.
Così pare non sia stato, visto che la presenza più consistente di strisce fosforescenti era composta da pensionati, volontari e gli onnipresenti discontinui.
Permanenti pochini…
Molti di quelli in servizio, rinchiusi nelle sedi a consumare uno squallido pasto (per citare cose più terrene), lo stesso che da molti mesi ormai accompagna la vita di buona parte del personale, senza nulla in più che ricordasse anche a loro, che stavano lavorando in un giorno differente dagli altri.
Non così, ad esempio, in sede centrale, dove si è tornati alla normalità festeggiando anche con un bel bicchierozzo di vino!
Curiose poi le voci che darebbero il celeste radioso colto da disappunto, per la disaffezione del personale e lo “spirito di corpo”….
…chi è causa del suo mal pianga se stesso!
Però attenzione! gli scatti di carriera si avvicinano e i giochi politici si stanno compiendo…
Comunque, anche se in ritardo: buona Santa Barbara a tutti.