ROTAZIONE PARCO AUTOMEZZI
DDS 96 del 21/01/2019 e DDS 776 del 21/08/2017
USB esprime apprezzamento nella scelta di rotazione parco automezzi del Comando avvenuta con la DDS 96 del 21/1/2019, abbiamo sempre appoggiato detto criterio di rotazione dei mezzi, orientato ad assegnare mezzi nuovi a sedi con maggior carico di lavoro al fine di ottimizzare le risorse. Auspichiamo, che tale criterio e scopo sia preso in considerazione anche per la rotazione delle APS del Comando, implementando in suddetta rotazione i distaccamenti volontari con automezzi assegnati dal Comando stesso e non dalle Onlus di riferimento.
Una maggiore attenzione, inerente il tema delle autoscale, lo abbiamo per la DDS 776 del 21/08/2017, che a nostro avviso è impraticabile sotto alcuni importanti aspetti, ma ancora in vigore. Ci sentiamo pertanto in dovere di riproporre una serie di quesiti posti alla precedente Dirigenza e di cui non abbiamo mai avuto nessun riscontro:
1 - Come si intende pianificare la formazione del personale operatore non autista?
2 - Per quanto riguarda il punto 5 lettera d): non sempre a seconda della viabilità stradale è possibile porre il cestello a terra, pertanto le AS in questione sono dotate di apposito percorso di accesso identificato da gradini e, come in quelle di ultima generazione persino di percorsi illuminati. Qualora fosse impossibile l’accesso con cestello a terra, secondo la DDS in questione, allo stato attuale sarebbe quindi interdetto l’uso dei mezzi in questione, se non facendo ricadere la responsabilità sulla sicurezza della manovra agli autisti.
3 - Per il punto 11: per l’automezzo A-TRID, se ne sconsiglia l’utilizzo in caso di pericolo di incendio o scoppio, come da manuale presente sul mezzo?
In caso di incendio abitazione la manovra della AS descritta nella DDS risulta alquanto farraginosa, poiché non considera le dissimili caratteristiche dei modelli in opera e la non interdizione nel manuale della AS all’utilizzo delle tubazioni sulle volate della scala, che ne precisa solo il divieto di appenderle direttamente al cestello, lasciando anche in questo caso ricadere la responsabilità della manovra sugli operatori.
Si ritiene inoltre che per la stesura delle P.O.S., sarebbe più costruttivo l’apertura di un tavolo di lavoro individuando il personale che operi da anni con i mezzi in questione, che sicuramente possieda una ragguardevole esperienza dovuta alla casistica elevata di interventi specifici e che possa pertanto contribuire all’individuazione di procedure operative mirate a mantenere uno standard di sicurezza elevato per tutti gli operatori e contemporaneamente una praticità d’impiego nel soccorso tecnico urgente.
Per quanto sopra esposto, data la delicatezza dell’argomento, rimaniamo in attesa di una risposta del Comandante.