RIUNIONE O INCONTRO INFORMALE ?
Di preciso non lo abbiamo capito
Lavoratori,
in data 10 giugno 2024 il Dirigente del Comando ha convocato una riunione sindacale per esporre lo stato dell’arte in merito alle problematiche evidenziate dalle OO.SS. durante l’ultima riunione periodica e per discutere ulteriori tematiche. Alla riunione, presumiamo tramutatasi in incontro informale in quanto nulla e stato verbalizzato, erano presenti USB, Cgil, Cisl, Confsal, Uil.
Prioritariamente ci preme evidenziare che le problematiche portate all’attenzione dell’Amministrazione fanno parte delle prerogative della nostra attività Sindacale. USB intende rappresentare TUTTI i lavoratori, cercando per quanto possibile di migliorare le condizioni lavorative, compresa la nostra salute e la soddisfazione professionale. Per questo al tavolo di contrattazione (anche quello Provinciale ha valenza contrattuale), evidenziamo i problemi, le richieste e le difficoltà che incontrano e ci segnalano i lavoratori tutti i giorni. USB NON FA denunce con nomi e cognomi su situazioni o eventi che riteniamo errati, andando a colpire i lavoratori. Riteniamo non sia prerogativa sindacale, parlando in termini aziendali non è la nostra Mission. Per questo chiederemo che le prossime riunioni siano verbalizzate tutte, meglio se videoriprese, magari anche in streaming, in modo che tutti abbiano la possibilità di comprendere l’operato dei propri delegati sindacali.
I punti che USB ha portato alla dirigenza sono i seguenti:
ORGANICO E RIEQUILIBRIO DEI TURNI
Abbiamo evidenziato che, poiché nel 2019 sono stati sottoscritti accordi provinciali sul tema mobilità, richiesti da USB per eliminare clientele e disparità di trattamento, ma da USB non sottoscritti in quanto esclusa dal tavolo con la scusa della rappresentatività “farlocca” che verosimilmente cela la difficoltà di talune sigle ad un sereno confronto, abbiamo chiesto il rispetto degli accordi sulla mobilità e sulle regole che sono state concordate. Esiste un funzionario responsabile del personale che deve prevedere i riequilibri dei turni in base agli accordi, ed eventualmente interessare i Capi Turno solo per eventuali motivati ostracismi allo spostamento, che debbono comunque rispettare i principi di imparzialità di trattamento, equità e trasparenza, e non per simpatia ed opportunismo.
Abbiamo chiesto un incremento del personale amministrativo, oltre alle attuali 6 unità che l’amministrazione ci ha comunicato essere in fase di assunzione.
Abbiamo evidenziato il fallimentare tentativo, attuato dalle altre oo.ss., di riduzione dei congedi residui iniziata oltre 10 anni fa, che ha portato al declassamento del comando con l’invenzione della partenza ridotta, oggi possiamo affermare che tale politica ha di fatto aumentato i carichi di lavoro per il personale lasciando inalterato il monte congedi residuo sanabile solo attraverso congrue assunzioni; pertanto, abbiamo richiesto un ulteriore sforzo all’amministrazione per il ripristino della seconda partenza a 5 unità senza però ridurre le percentuali di assenze per congedi attualmente in vigore, d’altronde quando vogliono giocare a “BOTTONE ROSSO” trovano un mucchio di risorse sotto la piastrella.
SALUTE
Le evidenze scientifiche (vedasi monografie IARC ecc.) hanno dimostrato che siamo esposti a un rischio alto di sviluppare malattie professionali in seguito all’esposizione ai prodotti della combustione. Il rischio è alto per tutti quelli che operano in prima linea ma indirettamente anche gli altri lavoratori (uffici, personale delle pulizie ecc.).
È dimostrato con studi che i familiari stessi potrebbero venire esposti. Pensiamo semplicemente a un completo antifiamma o una divisa da intervento lavata al proprio domicilio.
Nel 2019 la Dirigenza di questo Comando ha partecipato ad un incontro presso le SFO di Roma ed è stata sensibilizzata a questo potenziale problema. In questi 5 anni non è stato fatto nulla per attenuare il pericolo, nonostante alcune direttive emanate in merito.
Per questo abbiamo evidenziato la necessità, e richiesto POS specifiche per la decontaminazione, l’individuazione di percorsi sporchi e puliti (zonizzazione delle sedi) a cui far riferimento dopo gli interventi, ulteriori risorse al fine di attuare nel più breve tempo possibile misure di contenimento e mitigazione di questo rischio.
Con l’approssimarsi della stagione calda abbiamo ribadito l’importanza di avere in dotazione, integratori salini e una procedura specifica per fornire l’acqua sugli interventi che richiedono un impegno fisico più intenso.
Con l’ODG 337 del 4/6/2024 in ambito di prevenzione e protezione del rischio biologico, viene sottolineato il rischio che abbiamo di contaminazione e le procedure da attuare in caso di infortunio. Per ridurre il rischio sarebbe opportuno integrare con una copertura vaccinale efficace. Al momento non abbiamo nessun programma vaccinale di tutela alle patologie più comuni e cui siamo potenzialmente soggetti.
Chiediamo l’incremento della dotazione di DPI per i lavori in quota (imbrago da tetto) in maniera che tutti i lavoratori possano operare in sicurezza.
FORMAZIONE
Il comando ci ha informato che, come da noi suggerito, è in fase di impostazione il nuovo organigramma degli addetti al laboratorio APVR, che prevede l’inserimento del personale che ha partecipato ai seminari formativi, e si stanno predisponendo nuove linee guida per operare all’interno; sono in fase di acquisizione preventivi per l’acquisto di dispositivi atti a decontaminare i DPI da intervento, in merito abbiamo evidenziato che tali dispositivi devono essere di ausilio ad una decontaminazione primaria e non sostituti del servizio lavanderia che certifica la corretta decontaminazione.
Abbiamo chiesto che la formazione per settori estremamente importanti, ad esempio per gestire la manutenzione di DPI di terza categoria, sia almeno di una settimana e strutturato con un percorso formativo riconosciuto.
Chiediamo maggior attenzione all’addestramento quotidiano, con una programmazione realistica ed efficace, al reperimento delle risorse necessarie per il mantenimento delle capacità acquisite dai corsi, oltretutto propedeutiche alla composizione dei vari moduli di C.M.
Chiediamo il riconoscimento delle ore che vengono dedicate in FAD. Se mi collego da casa e partecipo al momento formativo, le ore sono da considerare lavorative.
SEDI
Il comando, in merito alla sede di Novi, ci ha informato che non si è dato seguito alla proposta del sindaco di Novi, in quanto la sede aereoportuale è sottoposta a vincolo delle belle arti e le strutture presenti non sono adeguate al nostro utilizzo, pertanto si è proseguito il lavoro intrapreso nel 2003 presso il CAPI di Novi, attualmente il nodo è inchiodato nella fase di acquisizione del 30% del terreno di proprietà della regione da parte del demanio, la pratica sospesa per le elezioni regionali dovrebbe riprendere a fine mese, una volta acquisito il possesso del terreno si potrà richiedere lo stanziamento di fondi.
Poiché durante la riunione periodica ci avevano assicurato che il sanitario del comando avrebbe effettuato una visita ai locali mensa della sede centrale, abbiamo chiesto informazioni in merito, pare che negli ultimi due mesi non sia stato eseguito il controllo ma ci è stato assicurato un sollecito a tale incombenza.
Per la sede di Casale siamo stati informati che il Comune ha stanziato dei fondi che verranno impiegati per il risanamento della copertura e la riqualificazione della centrale termica, abbiamo sollecitato un intervento per un ricovero provvisorio per gli automezzi vvf della sede di Casale orfani della tettoia in amianto rimossa.
Il comando ci ha informato che sono in fase di definizione anche il ripristino della perdita nel distaccamento di Tortona, oltreché il controllo della legionella, mentre sono stati eseguiti i controlli sugli impianti antifulmine e di messa a terra delle 7 sedi.
In merito alla carenza di DPI la colpa ricade sulla direzione centrale, in quanto comando e direzione regionale sono in linea con le competenze a loro assegnate.
Durante la riunione USB ha chiesto lumi sul rimborso pasto a seguito di visita liser a Genova, il Comandante ha preso appunti e il giorno seguente l’ufficio ragioneria ci ha evidenziato che uscendo dalle visite alle ore 11/11,30 è possibile rientrare in sede e usufruire del pasto in centrale (come da normativa); il comando lascia la facoltà a chi volesse pranzare a Genova prima di partire di farlo, ma in questo caso il rimborso sarebbe a mezzo buono pasto; solo in caso di eventuale ritardo della visita (attestato da RFI) o dei mezzi pubblici di trasporto, dovesse non permettere il rientro in sede in tempi congrui (ore 13.45) verrà rimborsato lo scontrino del pasto (menu a prezzo fisso) fino ad un massimo di 22.60€, come avveniva a quando le visite si effettuavano presso RFI Torino.
Il Coordinamento Provinciale