Riunione al Dipartimento: si apre una fase nuova! Forse!
Lavoratori,
dopo manifestazioni sindacali ed incontri con il Dipartimento della RdB sulle corrette relazioni sindacali, oggi siamo stati convocati per aprire un confronto direttamente con il Capo Dipartimento e tutto il suo staff.
Il Capo dipartimento ha voluto quest’incontro prioritariamente per darci un’informazione generale sullo stato dell’arte dell’emergenza Abruzzo e successivamente stabilire un calendario d’incontri dove individuare argomenti e priorità da discutere.
Per quanto ci riguarda, abbiamo riproposto con forza la correttezza nelle relazioni sindacali, sulle dovute informazioni precedenti e successive nonché sull’apertura dei tavoli previsti dalla normativa attuale.
Inoltre abbiamo chiesto sul piano della politica generale a che punto sono i contatti con la Funzione Pubblica in merito al contratto di lavoro, - quando apriremo un confronto sulle modifiche della 217/05, che continua a penalizzare tutto il personale –quanti e quali finanziamenti abbia ricevuto il Corpo in quest’anno – quali siano le richieste di questo dipartimento nella prossima finanziaria e se rimangono confermati i tagli precedenti – quali direttive verranno emanate alla periferia per rendere anche nei comandi provinciali fruibili i diritti sindacali.
Abbiamo poi voluto mettere l’accento immediatamente sull’orario di lavoro dove il personale oggi si vede stretto nella morsa di carichi di lavoro a dir poco eccessivi – quando avverranno i pagamenti di tutte le spettanze – il ruolo che deve ancora svolgere in Abruzzo il corpo nazionale – i concorsi bloccati – la formazione - gli organici – le direttive come quella aeroportuale – le visite mediche – la revisione della circolare sulle colonne mobili – le piante organiche – le assunzioni.
Il Capo Dipartimento nella sua replica ha voluto precisare che è vero c’è stato un vulnus nei rapporti con le Organizzazioni Sindacali e che secondo le sue direttive sarà colmato con incontri fissi ogni quindici giorni, infatti il prossimo 21 ottobre è già stato programmato.
In merito ad alcune risposte ricevute manifestiamo perplessità:
- CCNL – si aprirà nelle prossime settimane alla funzione pubblica
- 217/05 – oltre alle nostre richieste di correzione, l’amministrazione ha creato un gruppo di studio… aspettiamo fiduciosi!
- Finanziamenti – oltre a quelli irrisori già destinati, nella finanziaria 2010 il dipartimento ha predisposto le richieste per il funzionamento del corpo nazionale… aspettiamo non tanto fiduciosi!
- Finanziaria – vengono confermati i tagli, le risorse sono tutte da definire!
- Carichi di lavoro – manca l’organico, si rappezzano i vari comandi con straordinari e richiami, l’impressione è quella che, si continui a tartassare il personale con richieste di ore eccedenti, a meno che non si torni in piazza.
- Concorsi – solita melina: si stanno valutando i titoli dopodiché con “molta calma” si avvieranno le procedure.
- Spettanze – pagata l’emergenza per aprile, per maggio ancora si aspettano riassegnazioni, per il periodo giugno/dicembre l’amministrazione pensa di stornare i soldi da altri capitoli per pagare il personale, (da quali capitoli verranno presi ce lo diranno tra 15 gg), delle altre competenze nemmeno se ne parla.
- Formazione – quanto prima si aprirà il tavolo negoziale per stabilire dove i 297 allievi V.P. verranno collocati sul territorio e successivamente le altre assunzioni (in totale 1002 operativi e 30 amministrativi) mentre per la formazione in generale, vedremo le determinazioni degli incontri futuri.
Sul ruolo da svolgere in Abruzzo, dopo verifiche, il capo dipartimento riferirà nella prossima riunione, fermo restando che a partire dalla fine del mese verranno inviate 150 unità in meno, come gli altri argomenti sarà trattato nelle prossime riunioni.
A parte il sistema che si vuol adottare, sperando porti ad avere le informazioni dovute, resta tutta la nostra preoccupazione sulle risorse sugli organici sui mezzi e sulla questione salariale in genere
Una cosa durante la discussione emerge con forza: la riforma voluta NON va bene. Tutte le OO.SS. a lamentarsi dopo averla “pretesa”. L’altra stortura è che vogliono diventare militari richiedendo sempre con più veemenza il regolamento di servizio, quello che chiuderà il cerchio della limitazione dei diritti personali, però con i soldi della Protezione Civile!
Incredibile! Prima abiurano sull’identità del Corpo affermando che solo emulando i corpi armati si può ottenere qualcosa, poi accorgendosi del mostro partorito annaspano nell’elemosinare risorse dalla Protezione Civile.
Un Corpo Nazionale alla testa della Protezione Civile è e sarà l’unica via d’uscita dall’impasse che costoro hanno creato.