Ritorno al passato ... prossimo
Ingerenze super/politiche e anche “malaffare” nella gestione della mobilità del personale?
Nella mobiltà dei neo capi reparto e per tutti coloro che da anni attendono il trasferimento è tornato in voga,ma era mai tramontato? lo stile prima repubblica.
Ingerenze politiche, “amicizie”, per un ritorno di immagine (vedi giornalisti RAI) e si sistemano compari comparielli e amici degli amici.
VOX POPULI, che qualcuno si è già sistemato con le solite invenzioni, come quelle dei titolari di progetti o gli istruttori professionisti e altre balle simili che fanno apparire indispensabili queste figure senza le quali si chiuderebbe “bottega”.
Giunge voce che l’amministrazione, ammaliata dalle suddette sirene, sia in procinto di sistemare alcuni soggetti, ovviamente quelli che si credono furbi o più bravi degli altri nel fottere i colleghi, come si dice: “prima si fa il vestito a misura e poi lo si fa indossare, al miglior acquirente!!”
Comportamenti discriminatori e lesivi della dignità delle persone e in particolare di quei lavoratori che da anni hanno lasciato la dimora, figli, affetti ed origini per portare il pane a casa tra mille disagi.
Per essere riavvicinati, molti si attaccano ai benefici previsti dalla legge 104, ma con tutto il rispetto per chi effettivamente porta questa croce, spesso accade, per le “amicizie” di cui sopra, che viene trasferito chi non dovrebbe, “trombando” così coloro che ne hanno più diritto. Poi ci sono coloro che, per le stesse ragioni, magari con l’aiuto compiacente del dirigente locale e spesso anche con l’appoggio della stessa amministrazione, si inventano l’impossibile, come i cosiddetti “titolari dei progetti”??? (vedi servizio civile). C’è poi chi, specialmente in questo periodo prelettorale, promettendo “scambi” riesce a far interessare della propria triste condizione politici e addirittura ministri.
Così accade per esempio che a Sarno in barba a tutte le regole viene trasferito chi non dovrebbe, eludendo la graduatoria e fottendo il collega che ne ha più diritto. Proprio così, questi sono i “fini” di questi furbastri caro Gianfranco, altro che esigenze particolari di questa o quella sede tipo “gli istruttori professionali” ed altro ancora.
Per la RdB-Cub i ministri dovrebbero si intervenire, ma per la salvaguardia di tutti i lavoratori, non solo per compari e comparielli che penalizzano con il loro comportamento l’intera categoria.
In questo senso dovrebbe agire un ministro dello Stato!