RIORGANIZZAZIONE DELLE COLONNE MOBILI REGIONALI E DEL DISPOSITIVO DI MOBILITAZIONE PER GRANDE CALAMITA'

CC-MM-RR- Prime disposizioni

La Direzione Centrale per l’Emergenza intende procedere alla riorganizzazione delle colonne mobili regionali e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità secondo un piano che:

sarà adottato da subito, relativamente agli aspetti organizzativi e gestionali;

sarà compiutamente sviluppato nel triennio 2010-2012, relativamente al potenziamento ed all’ammodernamento delle dotazioni.

La rimodulazione del dispositivo tiene conto in primo luogo della recente emergenza sismica e delle nuove specialità di cui oggi si avvale il Corpo.

  1. la consistenza del dispositivo di mobilitazione;

  2. il comando in zona di operazioni;

  3. l’organizzazione dei campi-base;

  4. il rapporto con gli organismi del “Sistema di protezione civile nazionale”.

Dispositivo di Mobilitazione

Ciascuna Direzione Regionale manterrà il contingente di Sezioni Operative e Sezioni Mezzi Speciali già individuato dalla circ. 28/1991 provvedendo alla sostituzione dei mezzi vetusti con le assegnazioni che saranno prossimamente disposte (le disponibilità finanziarie del corrente esercizio finanziario hanno consentito di dar corso a commesse per 36 nuove sezioni operative e diverse macchine per movimento terra).

Per quanto attiene agli AF/Log in appoggio a ciascuna sezione, si deve render noto che al momento non è prevista alcuna dotazione sostitutiva. Poiché i contingenti da mobilitare dovranno comunque operare in completa autonomia logistica per una settimana (periodo necessario per la costituzione dei campi-base di cui si dirà appresso), le Direzioni Regionali potranno:

  • ricondizionare gli AF/Pol sostituendo le attrezzature in caricamento con tende, effetti da campo e dotazioni per il confezionamento ed il consumo di pasti frugali;

  • allestire appositi AF per le medesime esigenze di cui sopra.

Quest’ultima fondamentale esigenza dovrà essere soddisfatta entro il mese di marzo 2011; eventuali necessità finanziarie saranno rappresentate all’Area II di questa Direzione Centrale che provvederà agli accreditamenti.

Campi-base

E’ stata formulata l’ipotesi di una dotazione nazionale di 10 campi base con capacità ricettiva sino a 300 unità ciascuno.

Le Direzioni Regionali assegnatarie delle dotazioni sono:

Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Calabria, Marche, Puglia, Sicilia.

I contingenti delle Direzioni Regionali prive di logistica saranno ospitati nei campi-base di cui sopra secondo le disposizioni che saranno fornite dal C.O.N.

In relazione alle dotazioni attuali e con l’obiettivo di disporre entro il mese di marzo 2011 dei primi cinque campi-base completi, le risorse finanziarie del corrente esercizio saranno destinate con priorità alle Direzioni Regionali della Lombardia, della Toscana, dell’Emilia Romagna, del Lazio e della Calabria.

Per i rimanenti campi base si provvederà negli esercizi finanziari 2011 e 2012.

I Direttori Regionali, come sopra individuati, designeranno da subito un comandante provinciale della propria giurisdizione che assumerà il comando del campo-base di competenza dal momento della costituzione sino alla smobilitazione.

Comando in zona di operazioni (Comando di Cratere)

Il Direttore Regionale territorialmente competente assume il comando di tutte le forze VV.F. mobilitate. Nel caso di sede vacante, la funzione sarà attribuita al dirigente generale designato dal Capo del Corpo.

Il C

  • un dirigente superiore per la funzione di vice-comandante di Cratere;

  • un dirigente di staff;

  • tre funzionari tecnici per le funzioni di raccordo.

Se possibile, il Comando di Cratere si insedia presso la sede della Direzione Regionale; in alternativa il Direttore Regionale costituirà una propria sede campale ovvero si insedierà logisticamente presso uno dei campi-base.

Il Comandante di Cratere:

  • costituisce il riferimento esclusivo del Dipartimento per le questioni riguardanti l’emergenza e del Centro Operativo Nazionale, in particolare, per l’avvio di risorse umane e materiali nella zona delle operazioni;

  • stabilisce l’allocazione di ciascun campo-base (sede di Comando Operativo Avanzato, C.O.A.);

  • attribuisce a ciascun C.O.A. una propria competenza territoriale;

  • ha la gestione diretta dei nuclei specialistici (elicotteristi, sommozzatori, TLC, SAF-2B, USAR, cinofili, TAS ed NCP) e ne dispone le operazioni anche su richiesta dei C.O.A.;

  • si rapporta con la struttura di coordinamento locale del Dipartimento della Protezione Civile (oggi DI.COMA.C.), recepisce le esigenze rappresentate da quell’Organismo e dirama le necessarie disposizioni ai C.O.A.;

  • tiene i rapporti con gli organi dell’amministrazione regionale interessati all’emergenza.

Sezione TLC e servizi informatici

Su disposizione del C.O.N., la Sezione TLC, composta da quattro operatori, provvede all’installazione del sistema di comunicazione satellitare ed ai successivi collegamenti con il Comando di Cratere e con i C.O.A.

La Sezione avrà autonomia logistica per una settimana ed assumerà disposizioni dal Comando di Cratere per i successivi adempimenti.

La Sezione TLC, con l’installazione delle apparecchiature necessarie, assicurerà i seguenti servizi:

  • streaming video: ricezione in diretta da uno scenario incidentale;

  • videoconferenza: comunicazioni audio-video fra sedi remote (sino a quattro sedi);

  • data casting: servizio di scambio di dati fra sedi (ad esempio il C.O.N. e un C.O.A.);

  • telefonia VOIP: chiamate telefoniche in tecnologia Voice Over IP con il supporto della rete VOIP presente nelle sedi provinciali e regionali VV.F..

Documentazione e comunicazione esterna

Il servizio, organizzato e gestito direttamente dal Dipartimento, opera autonomamente nella zona delle operazioni richiedendo il necessario supporto tecnico, logistico ed informativo del Comando di Cratere e dei Comandi Operativi Avanzati.

Il servizio:

  • si avvale di addetti alla comunicazione, di operatori fotografici e di video-operatori del Corpo;

  • si interfaccia con il Comandante di Cratere e con i comandanti dei C.O.A. per fornire agli organi d’informazione una comunicazione istituzionale univoca e coerente;

  • riporta al vertice del Dipartimento il monitoraggio dell’informazione pubblica.

Comandi Operativi Avanzati

A ciascun C.O.A. è preposto il comandante provinciale designato dal Direttore Regionale che ha costituito la struttura logistica del relativo campo-base. Il Direttore Regionale designa altresì lo staff tecnico-amministrativo che, di norma, sarà costituito da personale proveniente dalle strutture regionali dipendenti; in caso di carenza localmente non colmabile, le richieste di supporto saranno avanzate al C.O.N.

Il Comandante del C.O.A. e lo staff permangono nella funzione sino a smobilitazione.

 

  • è il responsabile delle operazioni da condurre nelle circoscrizione del C.O.A. e dipende direttamente dal Comando di Cratere;

  • se necessario, istituisce presidi VV.F. nel territorio di competenza distaccando proprie unità dal C.O.A.

  • nella sua qualità di funzionario delegato del comando di provenienza, provvede all’acquisizione delle forniture e dei servizi necessari al funzionamento del campo-base imputandone le spese ai pertinenti capitoli del comando di appartenenza ed alle aperture di credito disposte dal Dipartimento;

  • amministra tutto il personale assegnato al C.O.A. con esclusione della corresponsione degli emolumenti spettanti; tale adempimento rimane di competenza del comando di rispettiva provenienza del personale cui il C.O.A. farà pervenire la documentazione necessaria per la liquidazione dei compensi per indennità di missione e per lavoro straordinario in conformità a quanto previsto dal C.C.N.L.;

  • si rapporta con i Centri Operativi Misti (C.O.M.) eventualmente istituiti presso i comuni della propria giurisdizione.

Organizzazione e struttura del Comando Operativo Avanzato

Si adotterà il modello gerarchico/organizzativo dell’ Incident Command System. Il modello è strutturato su cinque sezioni:

  1. Sezione comando

    • Staff del Comandante del C.O.A.

    • Ufficio C.O.A.)

  2. Sezione pianificazione

  3. Sezione operazioni

    • Centro Operativo del C.O.A.

    • Reparti Operativi

  4. Sezione logistica

    • Unità Approvvigionamento

    • Unità Servizi

    • Unità Riparazioni

    • Unità Mensa

    • Unità Medica

  5. Sezione amministrativo-contabile

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