Riforma corpo nazionale:
le reazioni della politica e dirigenti del corpo
Il Ministro Amato, in modo simbolico, definisce "alla frutta il corpo nazionale" nelle sue recenti esternazioni: incita a non pagare gli affitti delle caserme a favore del gasolio per gli automezzi. Il corpo nazionale è veramente rimasto in mutande! - Un dirigente del corpo rassegna le sue dimissioni: non è possibile continuare in queste condizioni scrive l’ansa – è stato vanificato il lavoro di tanti anni, aggiungendo di sentirsi “demotivato e umiliato”. Prima o poi i nodi vengono al pettine. È un modo di dire che interpreta le fatiche dell’RdB VVF nel contrastare la riforma del corpo. Non che questo ci possa in qualche modo dare soddisfazione, ma almeno possiamo girare a testa alta, a differenza di coloro che sono responsabili della trasformazione del rapporto in pubblicistico, che arrancano tra mille difficoltà constato che non c’era quella c.d. “terra promessa”. Spesso l’RdB è tacciata di comportamenti demagogici e che non vanno a beneficio dei Pompieri, il fatto vero è che noi diamo notizia trasparente su chi persegue ed ha perseguito fin d’ora interessi personali dentro la categoria. La riforma del corpo l’ha voluta una sola parte dei rappresentanti dei lavoratori che hanno aiutato i prefetti nel portare a compimento questo progetto. Per fortuna che qualcuno, anche involontariamente, a volte ci aiuta. In effetti, che questa riforma sia di fatto sbagliata, inadeguata ed inutile alla popolazione ed agli operatori del soccorso, lo confermano gli innumerevoli avvenimenti delle ultime settimane. Che il corpo sta cadendo a pezzi ce lo ha confermato il Ministro Amato: PRATICAMENTE SI E’ “MOSTRATO IN MUTANDE” con le sue esternazioni. Mica uno qualunque! Certamente una fonte più che autorevole! Tuttavia dopo quelle dichiarazioni sarebbero state viste di buon grado le sue dimissioni dall’incarico di governo. Le dimissioni invece le ha rassegnate il Comandante Provinciale dei vigili del fuoco di Pescara, un uomo e dirigente periferico del corpo che ha dichiarato che in queste condizioni non più possibile, almeno per lui, assumersi le gravi responsabilità quotidiane che comportano l’assunzione, l’espletamento di tale ruolo. Altri avvenimenti sono sotto gli occhi di tutti nella penisola in varie regioni del sud stanno bruciando ettari ed ettari di pinete e boschi. A Napoli si da fuoco ai rifiuti e il ritornello che sentiamo continuamente nelle interviste fatte agli operatori e responsabili del soccorso è sempre quello; c’è carenza di organico, la finanziaria non ha messo a disposizione risorse sufficienti, la politica non si è mai interessata ai vigili del fuoco. Sulla emergenza incendi rifiuti a Napoli ieri il Comandante ha dichiarato rispetto la polemica sulla lentezza degli interventi: viste le carenze d’organico e gli innumerevoli incendi di rifiuti, se siamo qua non possiamo esser là! Quali risposte darà al governo nel nuovo Dpf a questi dirigenti dei vigili del fuoco, a noi operatori ed ai cittadini tutti? RdB/CUB un marchio e una garanzia, iscriviti con noi e diffida dei riformatori. Il pubblicistico ha portato niente organico e niente soldi, ma ci ha portato via e negato diritti e conferito solo doveri, limitandoci le prerogative costituzionali di cui devono godere tutti i cittadini il “diritto di cittadinanza”.